MAURIZIO COSTANZO
Firenze

22 agosto 1933, nasce Sylva Koscina: l’attrice che fece innamorare gli italiani

Venne ribattezzata come la risposta italiana a Marilyn Monroe e conobbe un grande successo, in Italia come a Hollywood

Sylva Koscina (foto da web)

Sylva Koscina (foto da web)

Firenze, 20 agosto 2023 - Nasceva il 22 agosto del 1933 a Zagabria, nella ex Jugoslavia, Sylva Koscina, la modella e attrice che avrebbe fatto sognare e innamorare milioni di italiani. Durante la seconda guerra mondiale venne in Italia, seguendo la sorella che si era sposata proprio con un italiano. Si iscrisse all’università di Napoli al corso di laurea in fisica, ma fu subito notata per la sua bellezza e il suo carisma e a 22 anni iniziò a lavorare al cinema. Lavorò in tantissimi film, con Totò in ‘Siamo uomini o caporali?’ del 1955 a ‘Il ferroviere’ di Pietro Germi. Tra gli anni sessanta e settanta lavorò con Nino Manfredi, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, con Steve Reeves in ‘Le fatiche di Ercole’. Federico Fellini la volle in Giulietta degli spiriti del 1964. Anche a Hollywood furono incantati dal suo fascino, lavorò con Paul Newman in ‘La calata dei barbari’ e con Kirk Douglas in ‘Jim, irresistibile detective’. Anche Playboy la volle per dedicarle un servizio fotografico e la copertina. A renderla ancora più amata da tutti era la sua simpatia. Aveva il vezzo di parlare di sé in terza persona. Una volta, pur non avendo nessun film in concorso, andò alla Mostra del cinema di Venezia definendosi una “ambasciatrice sorridente”. Un’altra volta sbalordì i bacchettoni degli anni sessanta paragonando il suo seno al fatto che fosse sodo “come il marmo di Carrara”. Ebbe una carriera straordinaria, in cui non mancò l’esperienza di co-conduttrice del Festival di Sanremo accanto a Mike Bongiorno. Venne definita e ribattezzata come la risposta italiana a Marilyn Monroe. Si è spenta prematuramente, a 61 anni, a causa di un tumore al seno. Era il 26 dicembre del 1994. Nasce oggi Claude Debussy nato il 22 agosto del 1862 a Saint-Germain-en-Laye. Uno dei più importanti compositori francesi, è nato in una famiglia povera. Ma grazie al suo talento fu ammesso al Conservatorio di Parigi a studiare musica quando aveva 11 anni. Sarebbe diventato uno dei massimi protagonisti del simbolismo musicale. Ha detto: “Sono esistiti, ed esistono tuttora, malgrado i disordini che la civiltà reca, piccoli deliziosi popoli che appresero la musica con la semplicità con cui si apprende a respirare. Il loro conservatorio è: il ritmo eterno del mare, il vento tra le foglie, e mille piccoli rumori percepiti con attenzione, senza mai ricorrere a trattati arbitrari”.