MAURIZIO COSTANZO
Firenze

25 giugno, quindici anni senza Michael Jackson

Un aspetto sconosciuto era la sua fede: scoprì la bellezza della liturgia cattolica attratto dall'Ave Maria di Schubert dentro una chiesa romana

Michael Jackson (foto Ansa)

Michael Jackson (foto Ansa)

Firenze, 25 giugno 2024 – Sono passati 15 anni dalla morte di Michael Jackson, avvenuta il 25 giugno del 2009. Un anniversario che offre l'occasione per tornare su una delle più clamorose vicende di ascesa e caduta della storia dello spettacolo. Uno dei geni assoluti del pop, l'incredibile ballerino che ha cambiato il corso della danza, il Peter Pan che non voleva essere nero, è affondato in un gorgo di incubi e inchieste giudiziarie. Dal punto di vista legale, Michael Jackson era stato assolto dalle accuse di pedofilia: i processi erano iniziati nel 1993, l'assoluzione è del 2003, in mezzo ci sono molti accordi extra giudiziali.

Anche i particolari della sua morte danno il segno di un disastro esistenziale: Jackson è morto perché il suo medico personale gli ha somministrato l'anestetico chirurgico cui era assuefatto nonostante avesse già assunto una notevole quantità di farmaci potenti. Era in queste condizioni che cercava di affrontare il suo ritorno sulle scene: basta guardare "This Is It", il documentario sul dietro le quinte di quel ritorno che non c'è mai stato, per capire del Michael Jackson degli anni di "Thriller" e "Bad" era rimasta l'ombra. E sullo sfondo si intravede pure la storia di Michael bambino abusato da un padre violento e dispotico che gli insegnava le coreografie dei Jackson 5 a suon di botte. Da punto di vista musicale Michael Jackson è stato il re del pop, ha lasciato tre album immortali come "Off The Wall", "Thriller" e "Bad", fenomeni commerciali da storia della musica registrata, un'icona che ha travalicato i confini musicali. I suoi funerali sono stati seguiti in tv da una platea smisurata ai quattro angoli del mondo. Ci sono due generazioni cresciute con quella musica, milioni di ballerini, professionisti e non, che danzano imitando Michael Jackson.

Un aspetto praticamente sconosciuto di Michael Jackson era la sua fede. La star di Thriller era un ammiratore di Giovanni Paolo II. È quanto racconta il nuovo film di Liana Marabini, "A Gift from God" (Un dono da Dio). Jackson, cristiano, era all'origine Testimone di Geova, che era la fede di sua madre. Era innamorato della Bibbia, che conosceva a memoria e regalava a quanti lavoravano con lui. La regista ha raccolto diverse testimonianze dagli ex collaboratori di Jackson in questo senso. Quando l'artista ha lasciato i Testimoni di Geova, ha iniziato una ricerca spirituale personale che lo ha portato a studiare la Torah, il Corano e le filosofie orientali, alla ricerca di un'altra via spirituale. Nel 1987, durante il tour di "Bad" a Roma, scopre la bellezza della liturgia cattolica, attratto dentro una chiesa romana dall'Ave Maria di Schubert che veniva cantata lì e inizia un cammino verso questa religione. Rimane affascinato dalla figura di Giovanni Paolo II, che lui chiama "Beacon of light and hope for humanity" (Faro di luce e speranza per l'umanità) e al quale dedica un ritratto. Nasce oggi George Orwell nato il 25 giugno del 1903 a Motihari. Autore visionario, anticipò nel suo romanzo distopico 1984 (tra i più importanti del '900) molti scenari sul controllo delle libertà individuali che sarebbero divenuti realtà con il web, nonchè crisi geopolitiche mondiali, per le quali coniò termini ancora oggi in uso, come la 'guerra fredda' tra Usa e Russia. Ha scritto: “In tempi di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”.