
Amelia Earhart
Firenze, 21 maggio 2023 – Il 21 maggio l’aviatore statunitense Charles Lindbergh compì una storica impresa. A bordo del suo monoplano appositamente modificato per reggere l’impresa, lo 'Spirit of Saint Louis', nel 1927 compì la prima traversata aerea in solitario e senza scalo dell'oceano Atlantico.
Partì alle 7.52 del 20 maggio da Roosevelt Field, nei pressi di New York, e il suo velivolo era talmente carico di carburante che a malapena riuscì a superare gli alberi di fine pista. Giunse a destinazione che erano le 22 del 21 maggio a Champs de Le Bourget, nei dintorni di Parigi, dopo 33 ore e 32 minuti esatti di volo.
All’arrivo venne accolto da eroe. Passano cinque anni e in questo stesso giorno, ma del 1932, la statunitense Amelia Earhart fu la prima donna pilota ad attraversare in volo in solitaria l'Atlantico. Il 21 maggio del 1932 Amelia Earhart decollò dal Canada, esattamente dall'isola di Terranova, a bordo di un monomotore Lockheed Vega, per atterrare 14 ore e 56 minuti dopo a Londonderry, nell’Irlanda del Nord. Si trattò di un epico attraversamento, finito nei libri di storia. Grazie a quest’impresa divenne a tutti gli effetti un’icona femminile: basti pensare che molti anni prima, esattamente nel 1766, la francese Jeanne Baré era stata la prima donna a circumnavigare il mondo nella spedizione di Louis Antoine de Bougainville, ma per farlo dovette travestirsi da uomo. Tuttavia Amelia Earhart andò incontro, qualche anno dopo, ad un triste destino: scomparve nel nulla con il suo navigatore Fred Noonan nel tentativo di cercare di diventare la prima donna a compiere il giro del mondo pilotando un aereo. Era il 2 luglio 1937 e stava tentando di raggiungere l'isola di Howland nel Pacifico quando sparì misteriosamente, senza lasciare tracce. I suoi resti, come quelli dell'aereo, non furono trovati. Nel 2013 venne annuncia una 'caccia mirata' ai suoi resti con due sottomarini da 3 milioni di dollari l'uno, pronti ad immergersi nelle profondità del Pacifico vicino ad un atollo corallino. La missione fu organizzata dall'università delle Hawaii e dal 'Gruppo internazionale per il recupero di aerei storici'. Nel 2014 un team di ricercatori mise così un nuovo tassello per risolvere il mistero che circonda la leggendaria aviatrice americana: gli esperti stabilirono all’epoca, a 77 anni di distanza dalla tragedia, che un pannello di alluminio recuperato nel 1991 presso un atollo disabitato, Nikumaroro, proveniva con ogni probabilità dal suo velivolo, un bimotore Lockheed Electra. Poi, nel 2018, la svolta: apparterrebbero proprio ad Amelia Earhart i resti trovati nel 1940 su una remota isola dell'Oceano Pacifico. Lo ha stabilito una recente analisi pubblicata sulla rivista Forensic Anthropology e condotta da Richard Jantz, del Centro di Antropologia Forense all'Università del Tennessee, che ha riesaminato le misurazioni fatte nel 1940: all'epoca i resti erano stati attribuiti ad un uomo. Quanto accadde durante quel tragico volo però, resta ancora un mistero. Nasce oggi Alexander Pope nato il 21 maggio del 1688 a Londra. È considerato uno dei maggiori poeti del XVIII secolo. Ha scritto: “La bellezza colpisce l'occhio, ma il merito conquista il cuore”. Maurizio Costanzo