MAURIZIO COSTANZO
Firenze

I jeans compiono 151 anni. Ma un relitto nasconde un mistero

Il più antico paio di jeans al mondo, recuperato da un naufragio del 1857 al largo della Carolina del Nord, ha scatenato un acceso dibattito

La locandina dell'asta in cui è stato battuto l'antico jeans (foto Agenzia Agi)

La locandina dell'asta in cui è stato battuto l'antico jeans (foto Agenzia Agi)

Firenze, 20 maggio 2024 - Mare aperto, al largo della Carolina del Nord. Ad un certo punto si scatena una tempesta. Le onde diventano altissime, e una nave finisce inghiottita col suo carico, a 7.200 piedi sotto la superficie dell'Atlantico.

Era il lontano 1857.Quel relitto però, che per lungo tempo ha riposato in fondo all’oceano, nasconderebbe un mistero. Che vale la pena ricordare oggi, nel giorno del compleanno dei Jeans, che spengono 151 candeline.

In oltre un secolo e mezzo di storia hanno saputo conquistare tutte le generazioni senza mai invecchiare. Il loro segreto è quello infatti di rinnovarsi ad ogni stagione, cambiando pesi, coloriture e modelli.

Dei jeans si sono innamorati tutti, dalle star del cinema ai presidenti degli Stati Uniti, da Regan a Clinton fino a Obama. Da Marilyn Monroe che negli anni '50 li indossava con una semplice camicia bianca, all'iconica Audrey Hepburn che in Colazione da Tiffany indossa con estrema spontaneità jeans e asciugamano tra i capelli.

E come non menzionare Madonna che negli anni Ottanta, giovanissima e trasgressiva, anticipava la moda dei jeans strappati. Nonostante dal nome possa sembrare una creazione d'oltreoceano, i jeans nascono infatti a Genova nel XVI secolo e solo a fine Ottocento raggiungono San Francisco, dove nel 1873 viene avviata la prima produzione, esattamente il 20 maggio.

Pensati originariamente come capo da lavoro, i blue jeans negli anni hanno conquistato il pubblico e grazie agli stilisti e oggi sono sdoganati per le occasioni più disparate, dalle situazioni più casual e sportive sino a quelle più eleganti e sofisticate.

La loro storia ha avuto inizio dalla collaborazione tra il fornitore Levi Strauss e un sarto di nome Jacob Davis, il quale aggiunse rivetti alle tasche dei pantaloni da lavoro. I due si unirono per un brevetto americano che fu concesso il 20 maggio 1873.

Levi Strauss & Co. intraprese la sua produzione realizzando salopette con rivetti brevettate Levi's, successivamente identificate dal loro lot number a tre cifre: 501. Tuttavia il paio di jeans più antico al mondo – secondo alcuni - sarebbe stato recuperato proprio da quel naufragio avvenuto anni prima, esattamente nel 1857, al largo della Carolina del Nord. Il carico di quella nave che era affondata in mezzo all’oceano, nascondeva un paio di pantaloni da minatore bianchi e pesanti con un’apertura sul davanti a cinque bottoni.

Era il primo e più antico paio di jeans della storia? Inevitabilmente si è scatenato un acceso dibattito intorno al fatto che, quelli ritrovati sul relitto, potessero essere o meno degli antenati dei moderni Levi's. Ma l’interesse non fu solo per questo: il fatto è che questi antichi pantaloni sono stati venduti per 114.000 dollari nel 2022.

La disputa ha visto un certo disaccordo tra chi riteneva che i costosi ‘jeans’ avessero qualche legame con il padre dei moderni blue jeans, Levi Strauss, dal momento che precedono di 16 anni il primo paio prodotto ufficialmente dalla stessa Levi Strauss & Co. con sede a San Francisco nel 1873.

Altri erano invece convinti che si trattasse di una inoppugnabile verità storica, perché ci sono prove che suggeriscono l’esistenza di collegamenti con Strauss, che all'epoca era un ricco grossista di tele e merci grezze. Secondo questi sostenitori i pantaloni potrebbero dunque essere una versione molto antica di quelli che sarebbero poi diventati in seguito i classici jeans. Nasce oggi Erri De Luca nato il 20 maggio del 1950 a Napoli. Oggi compie 74 anni. Poeta, attore teatrale, autore di cortometraggi, traduttore da molte lingue che ha imparato da autodidatta, tra cui swahili, yiddish ed ebraico antico. È stato operaio in Francia, volontario in Africa, autista di convogli umanitari e traduttore di alcune parti dell'Antico Testamento. "Ho vagato nel mio tempo come uno del Novecento – ha detto - un secolo molto impegnativo per i suoi inquilini”. Una delle sue tante frasi celebri immortalate nei suoi libri recita così: “La nostra specie accumula progresso, ma non sollievo”.