REDAZIONE FIRENZE

L’archivio di Don Milani resta alla famiglia Gesualdi

Respinto il ricorso della Fondazione. “Non c'è la prova del possesso”

Don Lorenzo Milani

Firenze, 28 gennaio 2024 – Per l’archivio di don Lorenzo Milani, il priore di Barbiana e di Lettere a una professoressa, proprio nell’anno delle celebrazioni per il centenario della sua nascita, era nato un contenzioso finito in tribunale. Il braccio di ferro era tra la Fondazione Don Milani, oggi presieduta dall’ex allievo Agostino Burberi, e la vicepresidente Sandra Gesualdi, figlia di Michele, pure lui allievo della scuola del prete mugellano e fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2018, presidente della Fondazione da lui creata nel 2004.

Ad accendere la guerra è stato un libro, firmato dalla stessa Gesualdi, pubblicato da Edizioni San Paolo di Cinisello Balsamo, che contiene materiale inedito del priore di Barbiana raccolto negli anni da Gesualdi padre.

Con un ricorso per "reintegrazione in possesso", presentato dallo studio dell’avvocato milanese Pietro Ichino presso il tribunale competente di Monza, la Fondazione contestava alla Gesualdi di aver ceduto alla casa editrice, "senza averne titolo", materiali raccolti sì dal suo babbo, ma che appartenevano all’archivio. Questa pubblicazione, a differenza di precedenti uscite, non era stata autorizzata dalla Fondazione.

Ora il giudice di Monza ha dato torto alla Fondazione Don Milani. Come riporta il Corriere Fiorentino, la giudice Maddalena Ciccone ha definito inammissibile il ricorso per decorrenza dei tempi ed entra nel cuore della vicenda: “Non pare raggiunta la prova – scrive la giudice – del possesso da parte della ricorrente (la Fondazione) del materiale archivistico in epoca prossima al dicembre 2022, atteso che, come esposto dalla stessa istante, non è mai entrato nella disponibilità della Fondazione”.

La sentenza cita inoltre un documento della Fondazione del maggio 2019 in cui si spiega che Carla Carotti (moglie di Michele Gesualdi, ndr) e i suoi tre figli “hanno donato alla Fondazione don Milani un compendio di beni quasi tutti materiali didattici utilizzati negli anni Sessanta dalla Scuola di Barbiana che erano stati di proprietà di Michele e da loro ereditati”. E’ dunque la Fondazione stessa ad ammettere che quell’archivio era nella disponibilità della famiglia Gesualdi e solo una parte era stata donata alla Fondazione.