Firenze, 17 aprile 2023 - È stato ‘fotografato’ passo passo da uno studio italiano il microcosmo di batteri che colonizzano il nostro intestino alla nascita e ci aiutano a digerire e a difenderci da tante malattie. Così si è potuto vedere come fa il microbiota intestinale, dalla nascita ai primi mesi di vita, a formarsi e modificarsi. È questo il risultato di uno studio condotto da Vincenzo Di Pilato, dell'università di Genova e presentato a Copenaghen al congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive. Dalla nascita in poi, il tratto intestinale è colonizzato da una moltitudine di batteri, virus, funghi e protozoi, che formano il microbiota intestinale. La composizione del microbiota intestinale cresce e si modifica nei primi mesi e anni di vita e l'alterazione del suo sviluppo è associata a patologie come asma, malattie infiammatorie intestinali e diabete di tipo 1. “Dato che lo sviluppo del microbiota intestinale è fondamentale per la salute durante tutta la vita - spiega Di Pilato - è fondamentale capire come si forma”. Lo studio, in collaborazione con l’università di Firenze e l’ospedale San Jacopo di Pistoia, si basa sul monitoraggio dei cambiamenti del microbiota intestinale nei primi tre anni di vita (studio Ci.Emme).
Gli esperti hanno raccolto campioni di feci da 165 neonati al momento del parto (il 'tempo zero’), dopo la dimissione dall'ospedale (Tempo uno, entro 2-3 giorni dal parto) o in fasi successive nei neonati che hanno richiesto cure intensive (Tempo 2), poi ancora a tre mesi di età (Tempo 3). Sono stati raccolti 495 campioni di feci e 370 sono stati elaborati e analizzati. L'analisi genetica del microbiota isolato dai campioni ha rivelato la presenza un numero maggiore di specie batteriche nei campioni raccolti all'inizio (Tempo 0).
Alcune famiglie batteriche hanno mostrato marcati cambiamenti nel tempo: i Lactobacillaceae e Pseudomonadaceae sono più abbondanti all'inizio (T0), Bacterioridaceae, Enterobacteriaceae, Enterococcaceae, Staphylococcaceae a 3 giorni dal parto (T1) e Bifidobacteriaceae, Veillonellaceae, Lachnospiraceae a tre mesi (T3). Maurizio Costanzo