
Cinque luoghi insoliti di Firenze da scoprire e visitare
Firenze è una delle città italiane più ricche dal punto artistico e culturale, ma al di là delle mete turistiche più note al grande pubblico sono presenti altri luoghi suggestivi seppure poco conosciuti.
Abbiamo scelto cinque luoghi insoliti di Firenze assolutamente da non perdere, spazi ricchi di storia e meritevoli di considerazione da parte dei numerosissimi visitatori che popolano la città in riva all'Arno nelle più svariate circostanze.
Ecco, dunque, cinque luoghi insoliti di Firenze da scoprire e visitare:
Villa medicea La Petraia
La Villa Medicea La Petraia si trova nella zona collinare di Castello, in via Petraia 40 a Firenze. È ritenuta una delle più belle e celebrate ville medicee, collocata in una posizione panoramica che domina la città di Firenze.
L’immobile ebbe come primi possidenti la famiglia Brunelleschi e poi, dopo lunghe traversie, passò ai Medici. Nel 1587 il Cardinale Ferdinando, divenuto Granduca apportò radicali modifiche alla struttura dell'edificio: la torre centrale del quattordicesimo secolo fu convertita in belvedere, ma i cambiamenti più significativi avvennero nel giardino. Lo spazio fu suddiviso il tre magnifiche terrazze: nella prima furono messi a dimora frutteti di piante nane, la seconda fu adornata da aiuole e la terza fu occupata da due ampie zone ellittiche strutturate con alberi e agrumi.
La villa è circondata dal verde: sul davanti, in posizione panoramica verso la città, ci sono i giardini formali, mentre sul retro si estende il grande parco all'inglese. I giardini formali sono divisi su tre livelli, sfruttando il pendio irregolare della collina. La terrazza più alta, al piano dell'edificio, dalla quale si gode un'ampia vista di Firenze, è composta da due grandi giardini; quello a est è chiamato prato della figurina e quello a ovest Piano di Ponente o prato dei castagni.
Museo Casa Rodolfo Siviero
Il Museo Casa Rodolfo Siviero, più comunemente noto come Casa Siviero, si trova sul lungarno Serristori, nel quartiere di Oltrarno a Firenze. Si tratta di una palazzina in stile neo-rinascimentale architettata da Giuseppe Poggi, il maggior ideatore delle trasformazioni subite dalla città nel 1800.
Rodolfo Siviero è stato ministro negli anni '50, ma si occupò prevalentemente di recuperare molte importanti opere d'arte trafugate illegalmente durante la seconda guerra mondiale, riportandole nel nostro Paese. Alla sua scomparsa nel 1983 donò la sua casa con la collezione di opere d'arte e la sua biblioteca alla regione Toscana, che aprì i locali al pian terreno come casa-museo.
Fra le opere migliori alcune statue lignee policrome risalenti al Quattrocento, dipinti a fondo oro, terrecotte, bronzetti, reliquiari e mobilio antico. Sono presenti anche opere di artisti a lui contemporanei e a cui era legato con rapporti di amicizia (Ardengo Soffici, Giorgio De Chirico, Pietro Annigoni, Giacomo Manzù).
Parco delle Cascine
Il Parco delle Cascine, detto anche più comunemente Le Cascine, è il più grande parco pubblico di Firenze (160 ettari); ha la forma di una striscia pianeggiante di terreno lunga circa 3,5 chilometri e larga non più di 640 metri, che costeggia la riva destra dell'Arno, dal centro storico, fino alla confluenza del fiume con il torrente Mugnone.
Acquistato da Alessandro de’ Medici nel XVI secolo, fu successivamente concesso dal Granduca di Toscana alla città di Firenze, rendendolo così disponibile a tutta la popolazione. Si trovano nel parco attualmente campi per il tennis, per il calcio, un velodromo, il tiro a segno, il tiro con l'arco, due ippodromi, una piscina pubblica, la Scuola di Guerra Aerea, la Facoltà di Agraria, l'Istituto Tecnico Agrario, un centro visite, reparti a cavallo della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Polizia Municipale, e vari uffici e impianti pubblic
Alcuni prati di vasta estensione si aprono all'interno del parco, talvolta delimitati da superfici boscose. La centralità del parco è rappresentata dal complesso architettonico del piazzale delle Cascine e dell'adiacente piazzale Kennedy, dominati dalla palazzina granducale sul lato nord, e da altissimi pini e platani lungo il perimetro; lo arredano aiuole verdi e fiorite e lo specchio d'acqua di una vasca circolare
Da non perdere il grande mercato che si svolge all'interno del parco tutti i martedì, dove si possono trovare vari prodotti che spaziano dalla gastronomia all’antiquariato.
Porta Romana
Porta Romana è la porta più a sud delle mura di Firenze. Posta sulla via per Siena e per Roma, da cui il nome, vi confluiscono dal centro via Romana e via de' Serragli da piazza della Calza, rendendola tutt'oggi un importante punto di accesso al centro della città.
La porta appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. È la seconda porta per ampiezza dopo porta San Frediano e come quest'ultima conserva ancora i giganteschi battenti in legno presumibilmente originali, forniti di una fitta chiodatura. Sul piazzale antistante, oggi al centro di una rotatoria, si trova una grande statua contemporanea in marmo di Michelangelo Pistoletto, Dietrofront (1981-1984). Opera controversa, raffigura con uno stile non-finito (ispirato a Medardo Rosso) una donna che si dirige verso l'esterno, a sud, mentre sulla testa tiene poggiata una seconda figura in orizzontale, la quale invece guarda indietro, verso la città, a simboleggiare un collegamento tra passato e presente della città.
Ospedale di Santa Maria Nuova
L'ospedale di Santa Maria Nuova è il più antico ospedale ancora attivo di Firenze. È l'unico del centro storico, e ha l'ingresso principale nell'omonima piazza di Santa Maria Nuova.
L'ospedale di Santa Maria Nuova fu fondato nel 1288 da Folco Portinari, il padre di Beatrice amata da Dante. Folco fu convinto a quest'impresa da Monna Tessa, la governante di famiglia, le cui spoglie sono sepolte sotto la lapide ancora visibile nell'ex chiostro delle Ossa dell'ospedale.
L'edificio si presenta come una struttura decisamente suggestiva che merita una visita in modo particolare per la propria ala risalente al Rinascimento quattrocentesco in cui sono presenti il Cortile delle Medicherie, il Cortile della Samaritana e, infine, Cortile Gallo Tassi con il suo magnifico bassorilievo di Monna Tessa.