Cocaina, ecco come la ‘ndrangheta riforniva il Nord Italia. La droga passava da Firenze con auto modificate

Le indagini hanno permesso di individuare il fornitore di coca e il broker. I carabinieri hanno anche scongiurato un omicidio

Firenze, 6 novembre 2024 - Trasportavano droga dalla Calabria al centro e Nord Italia. Nella mattinata di oggi i militari del Comando provinciale dei Carabinieri di Firenze, nelle province di Firenze, Lecce, Cosenza, Torino, Prato e Vibo Valentia hanno arrestato 7 uomini indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Ben 18 invece i decreti di perquisizione personali/locali emessi nei confronti di altrettanti indagati.

Il provvedimento cautelare è stato adottato sulla base delle risultanze di un’articolata attività di indagine del Nucleo investigativo di Firenze, tra gennaio 2021 e la fine del 2022, che ha consentito di accertare i rapporti criminali tra soggetti di persone calabresi stabilmente residenti in Toscana e altri corregionali, delle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria, documentare le trattative per l’approvvigionamento di ingenti quantitativi di cocaina destinata al nord Italia, individuando il fornitore dello stupefacente della provincia di Reggio Calabria e il “broker” (che, ricevendo le richieste di partite di droga, si occupava di riportare gli ordini al fornitore ) della provincia di Vibo Valentia.
Ma anche di tracciare le direttrici di trasporto delle partite di stupefacenti, trasferite dalla Calabria alle principali piazze di smercio del centro-nord Italia (tra cui le città di Roma, Firenze e Torino), a bordo di auto opportunamente modificate con doppifondi e arrestare, in flagranza di reato, nel corso delle indagini, 6 corrieri di droga e sequestrare circa 7,6 chili di cocaina, 650 grammi di marijuana, 20.000 euro in contanti e orologi di valore. Le indagini hanno permesso di sottoporre a sequestro (ai fini della confisca “allargata”) un’abitazione privata, in provincia di Firenze, nella disponibilità di uno degli indagati; scongiurare l’esecuzione di un attentato ai danni di un uomo di Stefanaconi (Vibo Valentia) come conseguenza di dissidi legati al traffico di stupefacente, sottoponendo a sequestro una pistola clandestina e arrestando l’incaricato in procinto di eseguire l’omicidio.
La Direzione distrettuale antimafia di Firenze ha diretto le indagini anche in collegamento con altre procure distrettuali antimafia italiane e con il supporto della Direzione nazionale Antimafia.