MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Al via il festival internazionale dedicato a turismo, patrimonio e sostenibilità

Dall’11 al 13 novembre la quarta edizione di The World in Florence tra Palazzo Coppini e l’Auditorium al Duomo

The World in Florence

The World in Florence

Firenze, 7 novembre 2024 - Che cos'è il patrimonio senza le comunità che lo hanno prodotto, se ne prendono cura e lo mantengono vivo e unico? Quali dinamiche sorgono tra le comunità e il loro patrimonio o tra comunità straniere e il patrimonio locale? Quali effetti e impatti economici ha il patrimonio su una comunità?: saranno queste le domande al centro della 4/a edizione del festival internazionale "The World In Florence”, l’iniziativa ideata da Fondazione Romualdo Del Bianco Life Beyond Tourism, che dall’11 al 13 novembre porta a Firenze, tra lo storico Palazzo Coppini e l’Auditorium al Duomo, il meglio del panorama internazionale del patrimonio culturale e naturale. Dopo le prime edizioni a cui hanno partecipato più di 40 Paesi, la tre giorni prevede un confronto che verterà su tematiche come il rapporto della comunità locale con il proprio patrimonio e quello delle comunità straniere con il patrimonio locale con un focus sul rapporto delle comunità straniere a Firenze, le diverse forme di accessibilità al patrimonio e le ricadute economiche che è in grado di generare, oltre alla già consolidata narrazione di itinerari rappresentativi delle identità culturali dei territori partecipanti. Il Festival è un luogo di incontri internazionali tra realtà che raramente trovano un’opportunità di scambio – dal mondo professionale, accademico e delle istituzioni - e per ogni partecipante rappresenta un’occasione per discutere e presentare la propria espressione culturale e per confrontarsi con gli altri a livello globale. “The World in Florence”, che quest’anno festeggia il 35esimo anniversario della Fondazione ed è il 55esimo evento annuale promosso dalla Fondazione e che gode del patrocinio di Parlamento Europeo, Rai Toscana, Ministero del Turismo, Commissione Europea, ICCROM, ENIT, Confindustria Toscana Centro e Costa, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Università degli Studi di Firenze, Corpo Consolare di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, ICOMOS e altri, con la Media Partnership della TGR, la direzione scientifica affidata a Corinna Del Bianco, Duccio Canestrini e Giorgio von Arx, rappresenta un’opportunità indispensabile di incontro e riflessione sulla complessità delle relazioni fra le comunità, con i relativi patrimoni, che talvolta sono diventate – o sono state rese – difficili, non riconosciute o persino distrutte da conflitti o cambiamenti climatici. Qualunque sia la loro storia, queste sono questioni identitarie che modellano le relazioni delle persone con le loro rispettive comunità, con comunità straniere, con migranti o viaggiatori, con l'ambiente naturale e con i prodotti culturali del passato e del presente (ingresso libero; programma completo su www.theworldinflorence.com). Le delegazioni di più di 30 Paesi del mondo tra cui le new entry Gambia, Togo, Burundi, Sri Lanka, Ungheria, Bosnia Erzegovina e Messico che propongono una serie di itinerari tra i luoghi più affascinanti dei loro territori; gli incontri con Patrick Wyss, presidente e fondatore della South Dakota Parks and Wildlife Foundation (SDPWF) – United States of America che ha progettato il Museo Tatanka nelle Black Hills statunitensi voluto da Kevin Costner, Mounir Bouchenaki, consulente del direttore generale UNESCO, Aruna Francesca Maria Gujral, direttrice generale di ICCROM, che si concentrerà sulle iniziative in Africa di ICCROM, e Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università degli Studi di Firenze, e le tante iniziative di apertura alla città, tra mostre, degustazioni culturali dai diversi Paesi partecipanti, proiezioni - in collaborazione con RAM Film Festival e Toscana Film Commission - e concerti tra cui quello di percussioni dal Burundi in prima nazionale per celebrare il dialogo e la convivenza pacifica tra i Paesi del mondo, sono solo alcuni degli eventi in programma per incontrarsi e riflettere sulla complessità delle relazioni con il patrimonio, relazioni che a volte sono diventate – o sono state rese – difficili, trascurate o addirittura distrutte da conflitti o cambiamenti climatici. Qualunque sia la loro storia, queste sono questioni identitarie che plasmano le relazioni delle persone con le rispettive comunità, con comunità straniere, con migranti o viaggiatori, con l’ambiente naturale e con i prodotti culturali del passato.   Il programma nel dettaglio. Partenza lunedì 11 novembre a Palazzo Coppini dove, dalle 9 alle 13, avrà luogo l’evento speciale “Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa attraverso la Regione Toscana: prospettive e accessibilità” alla presenza di Carlotta Del Bianco, presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco, con il suo intervento “Intrecci di Culture: Valorizzare il Patrimonio e Promuovere la Diversità attraverso Itinerari Inclusivi, verso il Festival TWIF 2025”, Roberta Alberotanza dell’ECHE Lab dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, esperto valutatore Itinerari CoE, con “Gli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa che attraversano l’Italia: prospettive per la Regione Toscana”, Maria Adriana Giusti dell’Itinerario europeo dei Giardini Storici del Politecnico di Torino con “Giardini toscani: varietà e unità dei percorsi culturali europei”, Marina D’Amato, presidente della Via europea della Fiaba con “Il ruolo delle Fiabe nella costruzione della comunità”, Simona Messina, responsabile dell'Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa Vie di Transumanza con il suo intervento “Vie di Transumanza». Un Itinerario sulle tracce dei pastori”, Katia Gerunda, Executive Marketing Manager Liberation Route con “Liberation Route Europe in Italia”, Giovanni Cafiero, presidente dell'Associazione Rotta di Enea con "La Rotta di Enea in Toscana: un viaggio di ritorno”, Simona Tardi, executive secretary diAromas Itinerarium Salutis con "The European Route of Historic Pharmacies and Medicinal Gardens” e Mirko Pacioni, presidente Associazione italiana della Via Romea Germanica con il suo intervento “La Via Romea Germanica, Itinerario Culturale europeo per la promozione la tutela dei Patrimoni delle Comunità”, oltre a interventi di Emanuela Panke, presidente Iter Vitis, Luca Bruschi, direttore dell’Associazione europea delle Vie Francigene, Sara Ferrari, vice Direttore della Rotta dei Fenici, Eleonora Berti, direttore dell’European Federation of Napoleonic Cities, e Silvano Guerrini, dell’European Leonardo Da Vinci Ways. Alle 17, sempre di lunedì, all’Auditorium al Duomo, con i saluti istituzionali di Carlotta Del Bianco, Alessandra Cattoi, direttrice del RAM film festival - Rovereto Archeologia Memorie, Liliana Comitini, CEO B&B Hotels Italy, Stefania Ippoliti, direttrice di Toscana Film Commission, e della Commissione Cultura del Parlamento Somalo, l’apertura della mostra Phygital degli Itinerari Culturali e Naturali The World in Florence, che presenterà una serie di pannelli dotati di tecnologia NFC/QR code con approfondimenti sugli itinerari culturali dei territori della rete, partecipanti del festival. I visitatori avranno la possibilità di arricchire l’esperienza di visita scoprendo curiosità e aspetti inediti. E dalle 19.30 il party di apertura “Tastings from around the world” a Palazzo Coppini con la degustazione di piatti a base vegetale rappresentativi delle culture presenti al Festival. Martedì 12 e mercoledì 13 novembre all'Auditorium al Duomo il cuore del programma, con interventi di esponenti da tutto il mondo che si focalizzeranno sulle quattro sessioni al centro del dialogo, unite dal tema “Comunità e Patrimonio”: “Comunità locali” (12/11, ore 9.45), in cui si affronterà il tema di come le comunità vivono e si relazionano con il proprio patrimonio locale in tutte le sue forme (culturale – sia tangibile che intangibile – e naturale), fonte di orgoglio o un ostacolo nella vita quotidiana, elemento da valorizzare o meno; “Comunità straniere” (12/11, ore 11.30 , che mostrerà come i non nativi si relazionano con il patrimonio del territorio in cui si trovano, analizzando i fenomeni del turismo consapevole o di massa e quello dei migranti che, con più o meno difficoltà, vivono un processo di integrazione e contaminazione con la cultura locale; “Accesso” (13/11, ore 9.45), di cui si valuteranno i differenti approcci, come quelli relativi alla valorizzazione di siti minori, o accessi limitati e a numero chiuso, fino alla protezione integrale e la fruizione digitale con realtà aumentata come il caso dei "Luoghi Parlanti”; “Impatti economici” (13/11, ore 11.30) con un focus su ospitalità, artigianato e altre forme di ritorno economico connesse al patrimonio locale. In entrambi i giorni, inoltre, dalle 14.30 saranno in programma incontri sullo storytelling culturale, idee per proteggere e valorizzare il Genius loci. A conclusione del festival, l’ultimo giorno alle 19.30 la festa conclusiva “Baci e Abbracci” che prenderà forma intorno alle musiche e alle danze rappresentative delle identità culturali presenti all’evento, tra cui la performance speciale con i tamburi dal Burundi, per la prima volta in Italia, e la performance di tango con Buenos Aires Tango insieme alla maestra Graciela Rostom. Tanti altri ancora gli eventi in programma a ingresso gratuito che sono rivolti a Università, Accademie e Istituti di istruzione superiore, amministrazioni pubbliche locali ed enti dedicati allo sviluppo culturale e turistico locale, organizzazioni private nel settore come associazioni, musei, fondazioni e cooperative, impegnate nella protezione e promozione del patrimonio culturale e naturale, aziende interessate a promuovere progetti per la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale ma anche a chiunque sia interessato al dialogo interculturale, al turismo culturale o all'apprendimento e alla salvaguardia del patrimonio, o semplicemente curioso di scoprire le culture del mondo: dalle proiezioni in collaborazione con RAM Rovereto Film Festival di una selezione di cortometraggi e lungometraggi sui temi del rapporto tra le comunità e il patrimonio alle degustazioni a Palazzo Coppini delle gastronomie delle diverse comunità partecipanti, quale ulteriore modo di conoscenza e confronto tra i diversi modi del saper fare, propri di ogni patrimonio culturale - inoltre, durante le pause pranzo del 12 e 13, lo Storico Mercato Centrale di Firenze proporrà una narrazione e alcuni assaggi della tradizione toscana, legata al mondo del pane in tutte le sue declinazioni - fino alla mostra costruita ad hoc presso l’Auditorium al Duomo e visitabile per tutti e tre i giorni degli oggetti culturali, ovvero manufatti e strumenti di uso quotidiano che hanno assunto il ruolo di simbolo per la comunità da cui provengono.