MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Al via la stagione al Teatro delle Arti

Da Ascanio Celestini all’omaggio a Mia Martini. Si parte l’11 ottobre

Ascanio Celestini (foto Ansa)

Ascanio Celestini (foto Ansa)

Firenze, 1 ottobre 2024 - Riparte la stagione del Teatro delle Arti di Lastra a Signa. Da venerdì 11 ottobre, alle ore 21, inizia la stagione 2024-2025, arricchita da nuove produzioni a firma Teatro popolare d’arte: “Un’opera da quattro soldi” con Ciro Masella e “L’assaggiatrice di Hitler” con Silvia Gallerano dal romanzo Premio Campiello di Rosella Postorino. Nuova drammaturgia e grandi nomi del teatro di affabulazione con Ascanio Celestini e Marco Baliani. Una stagione con omaggi a grandi personaggi come Mia Martini (7/2), il fisico e astronomo Bepi Colombo, insignito della medaglia doro dalla Nasa per le sue ricerche spaziali e Alberto Sordi nel nuovo spettacolo Tanti Sordi della compagnia Frosini-Timpano, vincitrice di tre Premi Ubu (2021,2022) il 22 novembre. Presente il Teatro carcere con i giovani detenuti dell’Istituto Penale Cesare Beccaria sul palco in “Errare umanum est”, spettacolo che sarà presentato anche a tutti gli studenti delle scuole superiori del territorio. La nuova drammaturgia ha il suo spazio con le compagnie del momento come Il Giardino delle ore che affronta il testo di Ethan Coen (regista insieme al fratello di tante pellicole di successo), in “Quasi una serata”, spettacolo finalista In-Box ‘23 (4/4); il Teatro Libero di Palermo, capitanato dal regista Beno Mazzone, propone una visione diversa della Shoah in una favola poetica dal titolo “La merce più preziosa” di Jean-Claude Grumberg (24/1). Di e con Davide Grillo il monologo comico Come se niente fosse (8/11). La stagione parla di un teatro fortemente relazionato alla propria città di Lastra a Signa e alla Città metropolitana di Firenze, dove trova spazio anche il vernacolo fiorentino e le compagnie amatoriali hanno una loro rassegna dedicata. Corsi di teatro e dramaterapy, residenze artistiche, il teatro per le scuole e i festival di danza parlano di un teatro vivace e aperto a tutti. Ascolta gli altri e sentirai te stesso! È il titolo di questa stagione 24-25 che il regista e drammaturgo Gianfranco Pedullà, con la compagnia Teatro popolare d’arte, firma, partendo dal concetto che il teatro è una forma antica di cura. In queste pieghe si inserisce un programma vario ed eterogeneo per un pubblico di ogni età, tra teatro, cinema, danza e musica, così il Teatro delle arti si propone come avamposto culturale contro le contraddizioni, la solitudine e l’individualismo di questo nostro tempo. In questa ottica i nuovi allestimenti del Teatro popolare d’arte, propongono argomenti contemporanei e di riflessione: Un’opera da quattro soldi con l’attore Ciro Masella è un lavoro di teatro musicale che parte dalla settecentesca Opera del mendicante dell’inglese John Gay e, sfiorando L’opera da tre soldi di Brecht (1928), rappresenta la vita malavitosa di oggi e inaugura la stagione (11/10); Bepi Colombo. Il cacciatore di stelle, rende omaggio a un grande personaggio del Novecento, simbolo dell’era spaziale (29/11 e in tour in tutta Italia). L’assaggiatrice di Hitler debutta con Silvia Gallerano, vincitrice (prima attrice italiana) del premio The Stage 2012 for Acting Excellence per l’interpretazione de La Merda, opera di Cristian Ceresoli, interprete di successo anche sul grande schermo (9-10/1). Due grandi nomi del teatro di affabulazione arricchiscono la stagione: Ascanio Celestini in un classico, Radio clandestina l’11 aprile e Marco Baliani in Kohlhass il 14 marzo.