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Lorenzo Calogero
Firenze, 18 febbraio 2025 – Una serata interamente dedicata a Lorenzo Calogero, poeta poco esplorato ma considerato da molti tra i più grandi lirici del Novecento europeo. Accadrà mercoledì 19 febbraio alle 17,30 nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi, a Firenze. L’iniziativa, promossa dal Gabinetto Vieusseux e dalle Edizioni Lyriks, proporrà la presentazione di “Lorenzo Calogero – Un’orchidea ora splende nella mano, Poesie scelte 1932-1960”, a cura di Nino Cannatà, con la prefazione di Aldo Nove, le traduzioni in inglese di John Taylor e una copertina con un’opera inedita di Emilio Isgrò.
All’incontro prenderanno parte Stefano Lanuzza, critico letterario e scrittore, Lucia Calogero, nipote del poeta, e lo stesso Nino Cannatà, regista ed editore di Lyriks. Le letture saranno affidate al maestro Giancarlo Cauteruccio, regista e fondatore della compagnia teatrale Krypton. L’evento accende i riflettori su un singolare legame tra Calogero e il Gabinetto Vieusseux: già in passato, infatti, la prestigiosa istituzione fiorentina era stata indicata come luogo ideale per accogliere gli oltre 800 quaderni manoscritti dell’autore di Melicuccà. Lo stesso Enzo Siciliano, direttore del Vieusseux dal 1995 al 2000, aveva dedicato al poeta uno spazio di rilievo sulla rivista “Nuovi Argomenti” nel gennaio del 2007, pubblicando una serie di versi inediti.
Da allora, nonostante l’interesse di importanti istituzioni culturali, i manoscritti di Calogero sono rimasti in gran parte nell’ombra, al punto che la nuova antologia, pubblicata da Lyriks con l’aggiunta di 45 testi tratti dai “Quaderni di Villa Nuccia” e alcune inedite poesie in prosa del 1936 e del 1957, si presenta come un’occasione fondamentale per riportare l’attenzione su un poeta a lungo trascurato. Stefano Lanuzza sottolinea la complessità e l’“inclassificabilità” di Calogero, spesso associato in modo improprio alla corrente ermetica del primo Novecento, senza tuttavia possedere le caratteristiche tipiche di quell’orientamento letterario.
Il dibattito che circonda l’opera di Calogero affonda le radici negli anni Sessanta, quando l’editore Roberto Lerici pubblicò in due volumi un’ampia selezione delle sue liriche, scatenando centinaia di articoli in Italia e all’estero che ribattezzarono il poeta “il nuovo Rimbaud italiano”. Dopo un periodo di prolungato silenzio editoriale, la sua opera è tornata a circolare con alcune traduzioni in inglese di John Taylor, apparse su riviste come Journal of Italian Translation e raccolte nel 2015 nell’antologia “An Orchid Shining in the Hand” per Chelsea Editions a New York. Oggi Lyriks Edizioni ripropone in Italia quei testi, integrandoli con nuovi documenti inediti, fotografie, manoscritti e disegni dello stesso Calogero.
La storia di questo poeta, nato nel 1910 a Melicuccà e ritrovato senza vita nel 1961, suscita ancora numerose domande. La speranza degli organizzatori dell’evento è che questa nuova pubblicazione offra uno slancio alla ricerca filologica, stimoli curiosità critiche e, soprattutto, avvicini un pubblico più ampio a un autore capace di sorprendere con la sua “lirica ermetizzante”, come la definisce Lanuzza.