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Antisalotto Culturale: Roberto Gatto inaugura una tre giorni nel segno del jazz

Il batterista italiano più conosciuto all'estero apre stasera la tre giorni del salotto artistico dell'Oltrarno. Tra gli ospiti, sono attesi tra giovedì e venerdì anche Anna Spasic e la reunion del trio composto da Mauro Grossi, Piero Borri e Amedeo Ronga.

Roberto Gatto

Roberto Gatto

Firenze, 26 febbraio 2025 - Una settimana da Dio. No, non è la commedia surreale con Jim Carrey e Jennifer Aniston, ma la tre giorni che si apre oggi all'Antisalotto culturale, sempre più club di riferimento della programmazione musicale dell'Oltrarno fiorentino: nomi di primissimo piano e sperimentazione tra jazz e contemporaneo per un cocktail rivolto a palati fini e semplici appassionati.

A partire da stasera, quando salirà sul palco il più noto batterista italiano a livello internazionale, alias Roberto Gatto: forte di prestigiose collaborazioni - da Phil Woods a Franco Ambrosetti, da Enrico Rava a Franco D'Andrea - l'artista romano è riuscito a maturare un approccio elastico e aperto al genere, mescolando stili e generazioni diverse: ad accompagnarlo, sono attesi Alessandro Presti alla tromba, Gabriele Evangelista al contrabbasso e il pianista Alfonso Santimone

E' la reunion di tre veterani della scena jazz nazionale l'appuntamento di giovedì, che riunisce in trio dopo tanto tempo il pianista, compositore e docente al Conservatorio "P. Mascagni" di Livorno Mauro Grossi, il batterista Piero Borri, studioso del ritmo e assiduo collaboratore dei principali jazzisti americani, e il contrabbassista Amedeo Ronga, attivo da anni tra festival, tournée e registrazioni con formazioni folk, jazz e di musica d'autore. 

Venerdì si cambia decisamente registro in compagnia di Ana Spasic, autrice di progetti interdisciplinari nell'ambito del teatro musicale e del canto delle opere figurative e ideografiche, dove il corpo e la voce, la danza e il movimento vengono liberati da ogni regola e convenzione: "The Plains of Po", prodotto a quattro mani con il compositore Paolo Palladino e realizzato coinvolgendo il poeta americano George Wallace e il "pittore di nuvole" Alberto Bertoldi, arriva in anteprima a Firenze, introdotto da una breve prolusione del musicologo Renzo Cresti. A latere dello spettacolo, inaugura una mostra flash di pochi giorni con una decina di opere dipinte dallo stesso Bertoldi: un gustoso aperitivo della sua personale, che aprirà nel mese di giugno.