Carlo Casini
Cosa Fare

Le 15 aree attrezzate con barbecue a meno di un'ora da Firenze

Bella stagione, tempo di brace: i più bei parchi dove fare una grigliata intorno a Firenze, tra Mugello, Prato, Chianti, Empolese e altri dintorni di Firenze

Dove fare una grigliata vicino a Firenze

Dove fare una grigliata vicino a Firenze

Firenze, 16 marzo 2023 - Torna la bella stagione e bella stagione per i fiorentini vuol dire brace. I giorni in cui tradizionalmente si fa la prima grigliata dell’anno sono Pasquetta e il 25 aprile, magari in un bel prato con i primi fiori che sbocciano. Anche perché a Firenze, ahimé, sono pochi ad avere un bel giardino con il barbecue. Ma accendere fiamme libere in campagna e nei boschi, lo ricordiamo, è vietato fuori dalle aree preposte. Dove sono quindi i parchi con barbecue per fare un pic nic? Vediamo alcune delle più belle aree attrezzate con bracieri e tavolini vicino a Firenze. Questi, a nostro parere, sono i 15 più bei posti per fare una grigliata entro un’ora da Firenze. 1. Fonte del Borbotto. Partiamo da dove parte l’Arno: il Monte Falterona. Alla Fonte del Borbotto, a oltre 1200 metri sul livello del mare, nel territorio comunale di San Godenzo, quest’area per barbecue dotata di ampio parcheggio è la porta d’ingresso sul lato fiorentino al Parco nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Da qui partono diversi sentieri, compreso quello che vi condurrà a Capo d’Arno, dove nasce il fiume che dà vita ai fiorentini e che scende sul versante opposto, quello aretino. Un pellegrinaggio dovuto per i fiorentini e una bella camminata che fornirà il giusto appetito prima di strafogarsi di bistecche e rostinciane… Ovviamente, vista l’altitudine considerevole è consigliata solo nelle giornate più miti! 2. Il Canto alla Rana. Seguendo il corso dell’Arno, su versante opposto del Falterona, quello casentinese, a Stia, c’è il parco del canto alla Rana. Qui c’è anche un bel parco avventura per i più piccoli, tavolini, bracieri e soprattutto il nostro amato fiume che è sceso veloce e freddissimo da Capo d’Arno: d’estate potremo fare anche dei bagni davvero tonificanti in un’Arno ancora stillato ma fatelo prima di pranzo, che qui l’acqua è gelida e a stomaco pieno la congestione è assicurata. 3. Capanna Grimaldi. Sempre al confine tra le province di Firenze e di Arezzo, nel territorio comunale di Reggello, c’è la Capanna Grimaldi. È un bivacco davvero carino per gli escursionisti e facilmente raggiungibile, perché lungo una stradella asfaltata, che offre un tavolo e un caminetto all’esterno e stessa cosa pure all’interno, se siamo colti da improvvisi acquazzoni primaverili. Questo luogo speciale rimane funzionante e gratuito perché la comunità dei frequentatori ne porta rispetto. Facciamo lo stesso anche noi: lasciamo sempre pulito e in ordine dopo l’uso. Inoltre qui vale la legge della montagna, ovvero la collaborazione di tutti: se utilizziamo qualcosa, per esempio il sale, che magari ci siamo dimenticati, lasciamo qualcos’altro, come per esempio il pepe. E la volta successiva ricordiamoci di riportare il sale. Non finiamo la legna, anzi magari facciamone un po’: potrebbe essere vitale per scaldarsi per un escursionista colto da un’improvvisa bufera. 4. Capanna Marcone. Simile, in Mugello, nel comune di Borgo San Lorenzo, c’è la Capanna Marcone, lungo il passo della Colla. Dista circa dieci minuti a piedi in salita dal parcheggio. Valgono le stesse regole e anche di più. Qui c’è un bel pratone con tanti tavoli e qualche barbecue, oltre alla capanna con caminetto, tavolo e 6 pancacci per dormire. Attenzione che qui la quota si fa sentire: appena cala il sole, si congela! 5. Pineta. Forse, già che siamo a inizio primavera, meglio rimanere a quote più basse, seppur in Mugello: a Scarperia, in un bel parco dell’Unione dei Comuni, in un contesto decisamente più adatto a chi non è abituato alla montagna e tutto pianeggiante, c’è il parco della Pineta, con area barbecue attrezzata e tutte le comodità di un parco vicino al paese: siamo infatti lungo la strada che va al Giogo, a meno di 2km dal centro del paese e vicinissimi all’autodromo. 6. Il bivacco del Monte Ferrato. Ma via, ormai ci piacciono i rifugi, anzi tecnicamente i bivacchi (rifugi sarebbero quelli gestiti), solo che insomma, per salire in quota è ancora freschino. Dove andare allora? Al bivacco del Monte Ferrato, appena sopra Prato, ad appena 400 metri di altitudine. L’effetto è quello di stare in montagna davvero, perché si domina tutta la vallata. E Si sale per panorami a tratti quasi lunari, davvero particolari e interessanti da un punto di vista geologico. Le pinete rade si alternano a una vegetazione bassa un terreno franoso. Anche qui valgono le regole degli altri bivacchi: rispetto e cooperazione! Bello e semplice il sentiero che sale dal parco di Galceti, dove c’è il parco con il centro di recupero degli animali selvatici e il museo zoologico: una visita è d’obbligo! 7. Vallupaia. Già che siamo a Prato e d’obbligo citare quest’area per le grigliate, perché è storicamente quella d’elezione dei pratesi. Ci sono tavoli, bracieri in muratura utilizzabili e fontanella, comodamente raggiungibile in auto e ha pure i cassonetti vicino, cosa non scontata in altri posti: non ci dovremo riportare la busta della spazzatura a casa (ci raccomandiamo: non abbandonatela mai! Volete ritrovare pulito la prossima volta?). 8. Carigiola. Rimaniamo in ambito pratese: il bel parco di Carigiola a Cantagallo, anch’esso da generazioni il parco delle grigliate dei pratesi, recentemente ristrutturato. Conviene arrivar presto, perché è molto gettonato, soprattutto dai nuovi pratesi… cinesi! Da qui partono anche tante bellissime escursioni, difficile scegliere, ma certamente quella che porta alle cascate dell’omonimo torrente che dà il nome al parco merita. 9. L’Acquerino. Siamo sempre nel comune di Cantagallo. C’è da camminare 45 minuti dall’omonima località, ma la strada è semplicissima: segue una lunga pista sterrata con cartelli che illustrano le bellezze di flora e fauna di questa riserva naturale. Poi in vetta si arriva al rifugio il Faggione, che nella bella stagione è pure aperto e fa pranzi, cene e merende su prenotazione, oltre ad avere delle camerate. Intorno, in un bel pratone, ci sono barbecue e tavoli. Non solo: c’è anche un terrazzo sopraelevato dove nelle tiepide serate estive, gruppi di astrofili illustrano le stelle, o altri eventi. 10. La Botte. Spostiamoci sul versante Chianti: il classico e più conosciuto dai fiorentini, a pochi minuti dall’uscita Bargino della Firenze-Siena e vicinissimo a Firenze, è il parco della Botte a San Casciano, attrezzatissimo. Ci sono bagni, fontanelle, impianti sportivi, aree giochi e quant’altro. C’è pure il bar ristorante, tante volte la grigliata si dovesse carbonizzare… Da qui passa il meraviglioso e semplice sentiero lungo Pesa che segue il fiume per chilometri e chilometri, tutto in relativa pianura. Perciò niente scuse, passeggiatina digestiva! 11. San Michele. Sui Monti del Chianti a Greve, il San Michele è molto utilizzato per le grigliate quando fa più caldo. Ci sono enormi praterie e belle foreste di conifere, e c’è pure un rifugio-ristorante-bar. Si arriva da una lunga strada sterrata, più che carrozzabile alle auto normali ma bandita ad assetti ribassati e a chi non vuole picchiettare di ghiaia i cerchi in lega. Avete voluto la macchina da ganzini? Allora mangiate a casa… 12. Fonte Santa. Sempre sul versante chiantigiano, vicino a San Donato, a proposito di parchi con stradacce per arrivare, c’è quello di Fonte Santa. Qui la strada è stretta, ripida e accidentata per arrivare, a tratti a picco sulla scarpata senza guardrail. Fatela solo se non soffrite di vertigini, avete una macchina di modeste dimensioni e siete autisti di una certa esperienza. Altrimenti, parcheggiate a San Donato e fare un’abbondante mezz’ora di salita. Il parco su merita, e l’appetito ne sarà stimolato. Qui troverete facilmente posto vicino a Firenze e tavolini non occupati perché i fiorentini sono faticoni e non vogliono scarpinare, ma l’ambiente è davvero autentico e rilassante. 13. Montereggi. Ancora a proposito di stradacce, a Limite c’è il bel parco di Montereggi. Qui, a meno che non abbiate un fuoristrada, parcheggiate lungo l’asfaltata e proseguite a piedi, in diversi ci hanno lasciato la coppa dell’olio. Sono appena 15 minuti di semplice salita e su il parco è molto bello, in un bosco rado e vicinissimo alle rovine di un antico insediamento etrusco. Per chi sta sul versante Ovest della città è un’ottima soluzione senza dover traversare tutta Firenze. 14. Canonica. Sempre nell’Empolese, il parco di canonica a Certaldo è perfetto per la mezza stagione: bassa quota, tanto sole e bei campi verdeggianti davanti. Questo spicchio di Valdelsa è proprio bello. C’è pure un localino al suo ingresso che fa cocktail, aperitivi e paninoteca la sera, per proseguire la giornata. Ci sono i bagni e tanti sentierini per camminare con i bimbi. D’estate diventa un forno perché è a tutto sole ma soprattutto si riempie di zanzare tigre tanto da dover scappare. Sbrigatevi ad andarci prima che si risveglino i vampiri dalla stagione invernale… 15. Poggio Valicaia. E i bambini? Nessuno pensa ai bambini? Il Comune di Scandicci sì: alle porte di Firenze, sulle primissime colline, c’è il parco di Poggio Valicaia (aperto stagionalmente e in determinati orari, consultare prima il sito) che offre non solo un’ottima organizzazione, con il personale di vigilanza che vi illustrerà come accendere un fuoco in sicurezza, ma anche giochi, fontanelli, bagni e un meraviglioso percorso didattico nel bosco, con installazioni artistiche che appaiono all’improvviso tra gli alberi.