REDAZIONE FIRENZE

Astronomia e fisica, via alla mostra della Specola

Alla Specola una mostra ripercorre la storia di due discipline scientifiche legate alla vita e allo sviluppo culturale della città

La costruzione della torre solare di Arcetri

Firenze, 19 dicembre 2016 - Da Galileo a Enrico Fermi. La storia di Firenze è strettamente legata all’astronomia e alla fisica. Le tappe fondamentali di questo rapporto sono ricostruite nella mostra “Astronomia e Fisica a Firenze. Dalla Specola ad Arcetri”, che si inaugura mercoledì 21 dicembre (ore 17, la Specola, Tribuna di Galileo - I piano, via Romana, 17), con la partecipazione del rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei, del presidente del Museo di Storia Naturale Guido Chelazzi, del direttore dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri Filippo Mannucci e del direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia Alessandro Marconi.

L’esposizione - in programma fino al 19 marzo - è ospitata alla Specola dove questa appassionante storia ebbe inizio nel lontano 1775 con la creazione, per volere del granduca Pietro Leopoldo di Lorena, dell’Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale, primo esempio di museo scientifico aperto a tutta la popolazione. Qui, per opera di Felice Fontana, vennero raccolti dagli Uffizi, accanto ai reperti naturalistici, gli strumenti scientifici e di fisica sperimentale e gli antichi strumenti provenienti dalle collezioni medicee (astrolabi, orologi solari, bussole), alcuni dei quali appartenuti a Galileo, che aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita nella vicina Villa Il Gioiello. Ma nell’esposizione - realizzata insieme al Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, dal Dipartimento di Fisica e Astronomia e dall’Osservatorio di Arcetri-INAF – si racconta anche della nascita del primo osservatorio astronomico fiorentino, nel Torrino della Specola e del suo successivo trasferimento ad Arcetri nel 1872. Così come del ruolo trainante delle cattedre di Astronomia e Fisica per la nascita nel 1859 dell’Istituto Superiore di Studi pratici e di perfezionamento, trasformatosi nel 1924 nell’Università di Firenze e culla - nell’Istituto di Fisica, anch’esso ad Arcetri dagli anni ’20 del Novecento – di personalità come Franco Rasetti, Enrico Fermi, Bruno Rossi, Giuseppe Occhialini, Giulio Racah.

Il percorso espositivo, che si snoda fra documenti storici, testimonianze fotografiche e strumentazioni scientifiche, si articola in tre sezioni: la Tribuna di Galileo – ottocentesco tempio laico dedicato allo scienziato -, il corridoio espositivo e il Torrino. All’iniziativa collaborano la Sezione di Firenze dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Archivio Storico del Comune di Firenze, l'Istituto Nazionale di Ottica del CNR, la Biblioteca di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Firenze e il Museo Galileo.