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Firenze: cinque biblioteche storiche

Le più antiche biblioteche da visitare nel centro del capoluogo toscano

Libri in una foto di repertorio. Fonte: Pixabay.

Firenze, 4 ottobre 2018 – Firenze è ricca di musei d’arte e monumenti architettonici prevalentemente rinascimentali che sovrastano il centro storico in tutta la loro magnificenza. Ma il capoluogo della Toscana nasconde luoghi intrisi di storia e di cultura che spesso, almeno alla prima visita, rimangono inosservati. Gli amanti della letteratura, della lettura e del sapere in genere non possono non includere nel loro soggiorno fiorentino le biblioteche più antiche della città. La biblioteca di San Marco è nata su idea di Cosimo de’ Medici e realizzata da Michelozzo. È un’area luminosa all’interno del complesso del Museo di San Marco, dove i libri sono conservati tra colonne, archi, volte e strutture in pietra serena, così come gli esempi brunelleschiani. Ancora oggi costudisce beni librari preziosi come centoquindici codici miniati esposti a rotazione nella sala della Greca, laddove sono presenti anche gli armadi contenenti le collezioni di maioliche antiche. Il luogo è stato usato recentemente dal coreografo Virgilio Sieni per la messinscena dei “Cenacoli fiorentini” ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 13.20, sabato e domenica dalle 8.15 alle 16.50. La biblioteca Marucelliana fu voluta dall’abate Francesco Marucelli e costituita a partire dalla sua ricca libreria personale. Fu realizzata dall’architetto Alessandro Dori su commissione del nipote del fondatore. Si tratta di una biblioteca pubblica contenente un importante patrimonio librario in cui spiccano i manoscritti di Antonio Francesco Gori, Francesco Redi, Diego Martelli, Silvio Pellico, Giovanni Villani, papa Leone I e ancora: stampe e disegni di Ludovico Cigoli, Stefano della Bella, Domenico Beccafumi, Giorgio Vasari, Federico Zuccari. È aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.00. La biblioteca Medicea Laurenziana è nata dal disegno di Michelangelo Buonarroti per il Cardinale Giulio de’ Medici (papa Clemente VII) ma conclusa per volere di Cosimo I. È un importante complesso monumentale adiacente alla basilica di San Lorenzo, da cui prende il nome. Oltre alla bellezza dell’architettura e degli arredi interni, la biblioteca è da visitare perché è tra le principali raccolte di manoscritti al mondo. Aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30. La biblioteca Riccardiana è situata all’interno di Palazzo Medici Riccardi; anch’essa contiene un ricco patrimonio librario manoscritto tra cui di notevole interesse è il Codice Vaglienti, in cui è stato rintracciato un frammento della più antica traduzione in volgare del Corano (risalente al 1210 circa). Tra gli altri beni di importanza storico-culturale, i manoscritti di Plinio il Giovane, Machiavelli, Odorico da Pordenone, Dante Alighieri, Giovanni Villani, Francesco Petrarca. L’adiacente biblioteca Moreniana fu costituita a partire dalle raccolte di Domenico Moreni; la collezione è stata arricchita dai beni librari di Domenico Maria Manni, Giuseppe Palagi, Emilio Frullani e Giovanni Antonio Pecci. La Moreniana è il posto ideale se si è interessati alla storia fiorentina. Entrambe le biblioteche sono aperte lunedì e giovedì dalle 8.15 alle 17.15, martedì, mercoledì e venerdì dalle 8.15 alle 13.15. La biblioteca Nazionale Centrale di Firenze è la più imponente dal punto di vista monumentale e della mole del contenuto. È un punto di riferimento per studenti, studiosi e visitatori; è infatti tra le biblioteche più importanti di Italia e di Europa e contiene centinaia di migliaia fra volumi manoscritti e a stampa, opuscoli, incunaboli ecc. Il nucleo d’origine proviene dalla collezione di Antonio Magliabechi, poi ampliato dall’amministrazione Medicea e dalla conseguente unione tra biblioteca Magliabechiana e biblioteca Palatina. Affacciata sull’Arno e a due passi dalla basilica di Santa Croce, la biblioteca Nazionale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 19.00 e sabato dalle 8.15 alle 13.30.