Firenze, 23 gennaio 2025 – Sarà l’eccidio nazi-fascista di San Terenzo Monti in Lunigiana, che costò la vita a 159 vittime innocenti, perlopiù donne e bambini, al centro di "Un autunno d’agosto". Questo spettacolo, tratto dall’omonimo libro di Agnese Pini, è previsto per domenica 26 gennaio ore 16.30, presso il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio.
Un appuntamento imperdibile, lo spettacolo offre un'opportunità di riflessione su uno degli episodi più tragici e meno noti della Seconda guerra mondiale e sulla condanna di ogni tipo di violenza.
Produzione e collaborazioni
Lo spettacolo è una riduzione teatrale di Elena Miranda con la regia di Luisa Cattaneo. La produzione è curata da Primera e Officine della Cultura, con il contributo di Kanterstrasse Teatro - Residenza Artistica Mibact, Regione Toscana, Fondazione ChiantiBanca, e Unicoop Firenze. Si inserisce all’interno delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale istituita per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Partecipazione e contesto storico
L’ingresso è gratuito per gli studenti delle scuole medie e superiori del comune di Campi. La data del 27 gennaio ricorda l'anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945, simbolo della barbarie dell’uomo e monito per il futuro.
Sostegno e coinvolgimento istituzionale
Le attività del Teatrodante Carlo Monni sono dirette dalla Fondazione Accademia dei Perseveranti, con Sandra Gesualdi come direttrice e la collaborazione di Piero Pelù, nuovo consulente artistico del teatro. Sono sostenute da Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio, Fondazione CR Firenze, Corriere della Sera, Corriere Fiorentino, TG La7, Chiantibanca, e Unicoop Firenze.
- Info e prenotazioni: www.teatrodante.it
- Biglietti: 0558940864
- Whatsapp: 3463038170
- Email: [email protected]
L'eccidio di San Terenzo Monti
Ambientato nell’estate del 1944, il 19 agosto a San Terenzo Monti in Lunigiana, lo spettacolo racconta l’eccidio nazi-fascista, una tragedia accompagnata dal suono di un organetto. Attraverso le atmosfere sonore della fisarmonica, lo spettacolo narra le vicende dei protagonisti, invitando a riflettere su ciò che di più umano e disumano convive nell’animo delle persone.
Nell’80° anniversario di questi tragici eventi e della Liberazione italiana, lo spettacolo vuole rendere omaggio agli ultimi, a coloro che con le loro storie hanno contribuito a costruire le fondamenta della nostra società. Come ricorda l’autrice del libro, “è proprio sugli ultimi che si è costruita l’ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente”: solo una consapevolezza profonda di queste vicende ci permette di guardare al futuro con l’impegno necessario affinché simili orrori non si ripetano mai più.
Maurizio Costanzo