
Otello
Firenze, 19 febbraio 2025 – Sarà Giuseppe Cederna a vestire i panni di Iago in “Otello”, una delle tragedie più intense di William Shakespeare, portata in scena con una rilettura moderna a cura di Francesco Niccolini ed Emanuele Gamba: appuntamento venerdì 21 febbraio ore 21 sul palco del Teatrodante Carlo Monni, per una versione asciutta e coraggiosa che si ispira al cortometraggio "Che cosa sono le nuvole?" di Pier Paolo Pasolini. Lo spettacolo, prodotto da Arca Azzurra con il sostegno di Mic, Regione Toscana e Comune di San Casciano in Val di Pesa, in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi, vedrà in scena un cast di grande talento composto da Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Lucia Socci, Lorenzo Carmagnini, Riccardo Naldini ed Elisa Proietti. Le musiche originali accompagnano la tensione drammatica della vicenda, mentre scene e costumi ricreano un’atmosfera essenziale e densa di significato. Le attività del Teatrodante Carlo Monni sono sotto la direzione della Fondazione Accademia dei Perseveranti, diretta da Sandra Gesualdi con la collaborazione di Piero Pelù, nuovo consulente artistico del teatro e sono sostenute da Regione Toscana, Comune di Campi Bisenzio con il contributo di Fondazione CR Firenze, e da Corriere della Sera, Corriere Fiorentino, TG La7, Chiantibanca e Unicoop Firenze (info: www.teatrodante.it, biglietti: 0558940864 Whatsapp 3463038170 [email protected]). Ancora una volta, il teatro di Shakespeare dimostra la sua straordinaria capacità di essere reinterpretato e di offrire, se affrontato con intelligenza, esiti sorprendenti. Questo adattamento e traduzione di Otello, la tragedia per eccellenza della gelosia, si presenta in una veste essenziale e audace, ispirata al cortometraggio Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini. L’“Otello” di Gamba è una tragedia amara e grottesca, un intreccio di tradimenti, sospetti e passioni incontrollate, dove non esistono eroi o innocenti, ma solo figure meschine, opportunisti e personaggi incapaci di sfuggire alle proprie debolezze. Un universo cupo e crudele, dominato da vendette, inganni e un’inevitabile stupidità umana. Questa riscrittura asciutta rinuncia a gran parte della poesia originale per restituire un linguaggio diretto e tagliente, che enfatizza la fragilità e l’irrazionalità dei protagonisti. Di eroico rimane ben poco, se non le lacrime disperate che, come sempre, segnano il destino di chi è travolto dalla propria rovina. Maurizio Costanzo