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Dalida tra parola e canto. La vita e la musica di una grande artista sul palco del teatro Puccini

Maria Letizia Gorga porta in scena “Avec le temps Dalida” giovedì 23 gennaio alle 21

Maria Letizia Gorga

Maria Letizia Gorga

Firenze, 3 gennaio 2025 –  Una serata di emozioni e arte aspetta il pubblico grazie a “Avec le temps Dalida”, uno spettacolo straordinario e unico che celebra la vita e l’arte di una delle icone più amate di tutti i tempi. Maria Letizia Gorga, una delle migliori attrici italiane, porta in scena una performance intensa e memorabile, con la regia e il testo di Pino Ammendola e accompagnata da musiche dal vivo eseguite magistralmente da Stefano de Meo al pianoforte, Laura Pierazzuoli al violoncello e Luciano Orologi ai fiati. Appuntamento giovedì 23 gennaio, ore 21 al Teatro Puccini con questo spettacolo che rende omaggio a Dalida, fin troppo dimenticata – al secolo Jolanda Gigliotti – cantante italiana consacrata in Francia come la più grande di sempre, con una carriera stellare che ha superato persino le vendite discografiche di Frank Sinatra.

Attraverso un racconto emozionante e senza interruzioni tra parola e canto, Maria Letizia Gorga ripercorre la breve ma intensa vita dell’artista, facendo rivivere la sua complessità e il suo fascino senza tempo. Con una narrazione che intreccia indissolubilmente la dimensione pubblica dell’artista e quella privata di Jolanda, il regista Pino Ammendola mette in luce il contrasto tra la Dalida trionfante sui palcoscenici internazionali e la donna fragile, segnata da una vita sentimentale tormentata. Maria Letizia Gorga affronta questa sfida interpretativa senza imitare Dalida, ma cogliendo le tensioni e l’anima di un’artista che ha vissuto la propria arte in modo totalizzante. Un’interpretazione che arriva anche a Firenze dopo aver conquistato oltre che Roma, Parigi, dove l’attrice ha ricevuto i complimenti commossi del fratello di Dalida presso l’Istituto di Cultura Italiana.

Gorga alterna con maestria intensità canora, narrazione biografica e delicate sfumature di danza, regalando al pubblico un’esperienza indimenticabile, tra dramma e ironia, pathos e riflessione. Un omaggio prezioso e doveroso a un’artista troppo spesso dimenticata, che ci trasporterà in un momento cultura le irripetibile del secolo scorso. Veramente da non mancare.