MAURIZIO COSTANZO
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Palazzo Pitti, per la prima volta apre al pubblico l’appartamento della Duchessa di Savoia

Da novembre tour accompagnati ogni domenica. Il direttore Simone Verde: “Via con le restituzioni degli spazi della Reggia al pubblico: prossime tappe Appartamenti Reali e Tesoro dei Granduchi”

Palazzo Pitti, sale

Palazzo Pitti, sale

Firenze, 24 settembre 2024 - Novità regale in arrivo a Palazzo Pitti: il lussuoso Appartamento della Duchessa, in cui fino alla consegna allo Stato Italiano nel secondo dopoguerra, visse la vedova del Duca Amedeo d’Aosta Anna di Francia, per la prima volta in assoluto diventa in pianta stabile accessibile ai visitatori. Nei passati decenni i suoi ambienti sono stati visibili in rarissime occasioni; ora le porte dell’Appartamento, collocato al secondo piano della reggia, si apriranno al pubblico il 29 settembre. Successivamente sarà attivato un calendario di visite accompagnate in programma ogni domenica, a partire da novembre, per ammirarne le sale in tutto il loro fasto. L'attuale allestimento è frutto di uno scrupoloso restauro che ha ricostruito gli ambienti ottocenteschi attraverso gli inventari di corte. La destinazione di questa parte del palazzo non è mai cambiata attraverso i secoli. Dalla fine del Cinquecento alla metà del Novecento i suoi spazi sono stati destinati alla vita privata degli illustri personaggi che li hanno abitati.

L’Appartamento è costituito da svariate stanze, alcune delle quali affacciate sul Giardino di Boboli; anche per questo è stata una residenza assai apprezzata da granduchi, re, regine, duchesse e principi, personaggi che qui hanno trascorso il loro tempo lasciandovi la loro impronta. Fu costruito in epoca medicea, quando Cosimo I de’ Medici ed Eleonora di Toledo acquistarono il palazzo per trasformarlo in reggia granducale, e destinato a Maria de' Medici, futura regina di Francia e nipote di Cosimo; a metà Seicento questi ambienti divennero residenza di Ferdinando II e Vittoria della Rovere; ospitarono poi la straordinaria collezione di manoscritti, strumenti matematici e opere d’arte del cardinal Leopoldo che qui si riuniva con l’Accademia del Cimento, da lui fondata nel 1657.

Con il passaggio ai Lorena, dal 1790 fino all'arrivo dei Savoia, assunse il nome di "Quartiere d'inverno”: in questo periodo, sotto il granduca Ferdinando III, ci furono gli interventi architettonici più importanti, che hanno dato all'appartamento il volto moderno che conserva tuttora. L'arrivo dei Savoia determinò la fine del Granducato di Toscana e l'intero quartiere divenne residenza dei Re d'Italia (1865-1911), fu chiamato "Appartamento di Sua Maestà il Re". I Savoia si limitarono a cambiare arredi e tappezzerie, dando alle stanze il volto con il quale si presenta attualmente ai visitatori. L'atmosfera che ancora oggi si respira al suo interno è quella creata da Anna di Francia, vedova del Duca Amedeo d'Aosta, l'ultima che abitò questo appartamento e il motivo per cui porta il suo nome: "Appartamento della Duchessa d'Aosta". Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde: “L’apertura, per la prima volta in via regolare dell’appartamento della Duchessa d’Aosta segna un primo importante passo nell’ambito del piano di rilancio della Palazzo Pitti. Le restituzioni dei suggestivi spazi della reggia al pubblico proseguiranno: nei prossimi mesi torneranno visitabili dopo anni, al termine di una ampia operazione di restauro e riallestimento, i bellissimi ambienti del Tesoro dei Granduchi al pian terreno, mentre al primo piano, già a partire dalle prossime settimane, succederà lo stesso con le sale degli Appartamenti Reali”.