Firenze, 30 gennaio 2025 – Il centenario della morte di Eleonora Duse diventa occasione per scoprire aspetti inediti della vita e del lavoro di una delle più grandi attrici italiane. A partire da domani pomeriggio alle 18, il Teatro della Pergola inaugura la mostra “Partirò e porto le cose a casa” – Il Fondo di Eleonora Duse di proprietà della famiglia Gemmi, promossa dal Centro Studi del Teatro stesso.
La mostra – curata da Gabriele Guagni e Francesca Simoncini – presenta per la prima volta al pubblico una serie di oggetti privati appartenuti a Eleonora Duse e gelosamente custoditi per oltre un secolo dalla famiglia Gemmi, discendente di Luigi Gemmi, contabile della Banca d’Italia che ebbe un rapporto di affari con la Divina a partire dal 1911.
Abiti di scena, fotografie, lettere, copioni, gioielli, un pianoforte, un letto e persino oggetti di uso quotidiano che Eleonora Duse conservava presso un piccolo teatro dismesso in via Ghibellina, da lei ribattezzato Teatro Brendel in onore di un personaggio ibseniano a cui era molto legata. Si tratta di un repertorio straordinariamente eterogeneo, “strumenti del mestiere” e preziose testimonianze di una vita intensa, impegnata sui palcoscenici di tutta Europa. Tra i materiali spiccano circa una dozzina di copioni con annotazioni di suo pugno e un’edizione a stampa di Cavalleria rusticana del 1884 con dedica autografa di Giovanni Verga, testimonianza del ruolo pionieristico che la Duse ebbe nel portare in scena questa pièce contro il parere iniziale del suo capocomico. La mostra, resa possibile grazie al sostegno della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, gode del patrocinio del Comitato Nazionale per il centenario di Eleonora Duse e del Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze. Sarà visitabile fino al 13 aprile con i seguenti orari: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15:30 alle 18:30, oltre che in occasione di spettacoli, concerti e visite guidate del Teatro della Pergola (per i possessori dei relativi tagliandi di ingresso). L’ingresso è libero. All’apertura ufficiale, in programma domani alle 18, interverranno i due curatori, Maria Ida Biggi - della Fondazione Giorgio Cini, Renzo Guardenti (dell'Università di Firenze) e Marco Giorgetti, Direttore generale del Teatro della Toscana. I relatori ripercorreranno la storia di questa raccolta unica e metteranno in luce il profilo di un’artista straordinaria, capace di segnare un’epoca con la sua interpretazione teatrale e la sua vita fuori dal comune.