MAURIZIO COSTANZO
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Firenze, al Maggio va in scena un concerto sinfonico corale

Il 7 giugno col maestro Daniele Gatti sul podio della Sala Mehta, il concerto sarà trasmesso in differita su Rai Radio 3

Daniele Gatti

Daniele Gatti

Firenze, 4 giugno 2024 – Il direttore principale Daniele Gatti - impegnato il 6 e poi l’8 giugno con le ultime due recite di Tosca - sale sul podio della Sala Mehta alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio, venerdì 7 giugno alle ore 20, per un concerto sinfonico corale con un programma caratterizzato da una marcata impronta sacra e in linea con il cartellone del concerto inaugurale del 13 aprile, che propose il Salmo 13 di Alexander Zemlinsky e con quello del concerto del 5 maggio con un altro brano di Petrassi, il Magnificat. In apertura del concerto del 7 giugno, infatti, un'altra composizione di Goffredo Petrassi, il Salmo IX , un ampio lavoro per coro, orchestra d’archi, ottoni, percussioni e due pianoforti nella quale Petrassi riunisce abilmente la lezione dei grandi polifonisti del passato con le innovazioni musicali del suo tempo. La scrittura del Salmo fu iniziata nell’ottobre 1934 e terminata due anni dopo. Il maestro del Coro del Maggio è Lorenzo Fratini. Così come per il concerto del 5 maggio, chiude il concerto una composizione di Dmitrij Sostakovic; in quest’occasione la Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 una delle composizioni più emblematiche e sofferte che il compositore pietroburghese compose fra l’aprile del 1937 e il luglio dello stesso anno; un periodo buio nel quale le repressioni di Stalin erano forti, anche su quella che era la vita artistica, culturale e musicale del paese. Sostakovic stesso fu aspramente criticato per lo stile della sua Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk e dunque l’essenza della sua Quinta Sinfonia è legata a doppio filo a quelle che sono le sue emozioni di quegli anni così complessi: una pagina musicale in cui la catastrofe è travestita da trionfo, e dove il più urlato dissenso si scambia per consenso alle orecchie incapaci di ascoltare. Prima del concerto è proposta al pubblico la presentazione del programma: la guida si tiene nel Foyer della Sala Zubin Mehta 45 minuti circa prima dell’inizio del concerto. Il programma: Goffredo Petrassi, Salmo IX per coro e orchestra. Compositore e didatta nato nel 1904, Goffredo Petrassi è stato una delle personalità più autorevoli del panorama musicale italiano della seconda metà del XX secolo. Cresciuto musicalmente tra le fila dei pueri cantores della Chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma, Petrassi ha la possibilità di conoscere e studiare le opere dei grandi maestri del Rinascimento e del Barocco italiani, che lasciano in lui un’impressione duratura. Dopo gli esordi in campo strumentale sotto il segno della corrente neoclassica, il compositore si cimenta in una serie di opere corali di ampio respiro, tra cui il Salmo IX, nelle quali riunisce abilmente la lezione dei grandi polifonisti del passato con le innovazioni musicali del suo tempo. Composto nel 1934, il Salmo IX è un ampio lavoro per coro, orchestra d’archi, ottoni, percussioni e due pianoforti. Influenzato parimenti dal modello stravinskijano della Sinfonia di salmi e dalla tradizione corale barocca, il brano si distingue per le ampie architetture polifoniche in cui dominano sonorità asciutte, talvolta spigolose, accompagnate da ritmi incisivi. La prima esecuzione fu diretta nel dicembre del 1936, a Torino, da Vittorio Gui. Maurizio Costanzo