MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, Aldo Cazzullo presenta il suo libro ‘Il Dio dei nostri padri’

Il 13 dicembre al Teatro della Comunità Giovanile San Michele, l’autore dialogherà con Agnese Pini e don Francesco Vermigli

Aldo Cazzullo

Aldo Cazzullo

Firenze, 12 dicembre 2024 - I nostri padri erano convinti di vivere sotto l’occhio di Dio: la sua esistenza era certa come quella del sole che sorge e tramonta. Oggi abbiamo smesso di crederci o anche solo di pensarci. E la Bibbia non viene letta più come una volta. Invece è un libro meraviglioso che si può leggere anhe come un grande romanzo, quasi un’autobiografia di Dio. Ne è convinto il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo nel suo ultimo libro “Il Dio dei nostri padri” (HarperCollins) che sarà presentato il 13 dicembre, alle 21, al Teatro della Comunità Giovanile San Michele a Firenze (via Pietro di Cosimo, 21).

Con l’autore saranno presenti Agnese Pini, direttrice La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino e Quotidiano nazionale, e don Francesco Vermigli, direttore ufficio catechistico della diocesi. Per la Comunità Giovanile San Michele interverranno anche il presidente Maurizio Cammilli ed Eva Carrai, che introdurrà l’iniziativa. In questo libro Aldo Cazzullo fa con la Bibbia quel che aveva fatto con Dante: ci racconta la storia, in modo chiaro e comprensibile a tutti, con continui riferimenti all’attualità, alla nostra vita, passando attraverso le vicende storiche e i capolavori dell’arte. La creazione, Adamo ed Eva, la cacciata dall’Eden, Caino e Abele, Noè e il diluvio.

La storia di Giacobbe che lottò con Dio e di Giuseppe che svelò i sogni del faraone. Mosè, le piaghe d’Egitto, il passaggio del Mar Rosso, i dieci comandamenti. E poi la conquista della terra promessa, da Giosuè che espugna Gerico a Davide che taglia la testa di Golia, da Sansone, l’eroe fortissimo ma tradito dal suo amore, a Salomone che innalza il tempio. Cazzullo rievoca storie dal fascino millenario. E racconta le grandi donne della Bibbia, Giuditta che taglia la testa al condottiero nemico a Ester che salva il popolo dallo sterminio; l’angelo che salva Tobia e il diavolo che tormenta Giobbe; l’amore del cantico dei cantici e la disillusione dell’Ecclesiaste (“tutto è vanità”). Sino alla grande speranza della resurrezione e di un salvatore che viene a riscattare l’umanità: per i cristiani, Gesù.

Maurizio Costanzo