MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, alla Pergola in scena ‘Amori Rubati’. Tre monologhi di Dacia Maraini

Contro la violenza sulle donne, in scena nel Saloncino Paolo Poli dal 15 al 20 ottobre

Dacia Maraini

Dacia Maraini

Firenze, 10 ottobre 2024 - Monologhi per voce sola, che hanno come tema centrale la violenza contro le donne. Tutti tratti dalla raccolta di racconti L’amore rubato di Dacia Maraini e adattati dalla stessa autrice. Al Teatro della Pergola, nel Saloncino ‘Paolo Poli’, dal 15 al 20 ottobre arriva Amori Rubati, il progetto a cura di Federica Di Martino, con in scena Viola Graziosi, Lorenza Sorino, Federica Restani. Produzione Effimera S.r.l. Amori Rubati è una rassegna nata nel 2021 a cura di Federica Di Martino, giunta alla IV edizione, che ha dato vita a uno spettacolo costituito da cinque brevi monologhi per voce sola, che hanno come tema centrale la violenza contro le donne. Tutti i monologhi sono tratti dalla raccolta di racconti L’amore rubato di Dacia Maraini e adattati per la scena dalla stessa autrice. Produzione Effimera S.r.l. Quest’anno il Teatro della Toscana diventa sostenitore del progetto Amori Rubati, ospitando al Teatro della Pergola, nel Saloncino ‘Paolo Poli’, ogni sera dal 15 al 20 ottobre Viola Graziosi con il monologo Anna, insieme a Lorenza Sorino con Marina (dal 15 al 18 ottobre) e a Federica Restani con Angela (19 e 20 ottobre). Le donne raccontate da Dacia Maraini sono qui a mostrarci qualcosa di intimo, qualcosa di necessario e doloroso. Sono forti, hanno lottato, a volte hanno perso, ma non si sono mai arrese. Combattono una battaglia antica e sempre attuale contro gli uomini amati che sempre più spesso si dimostrano incapaci di ricambiarle, di confrontarsi con il rifiuto, il desiderio. Davanti a queste donne, mariti, amanti, compagni si rivelano ragazzini che stentano a crescere e confondono la passione con il possesso e, per questo, l'amore lo rubano: alle bambine che non sanno, alle donne che si donano troppo. In tutte queste storie affilate e perfette, dure e capaci di emozionare e indignare, Dacia Maraini racconta di un mondo diviso fra coloro che vedono nell'altro una persona da rispettare e coloro che, con antica testardaggine, considerano l'altro un oggetto da possedere e schiavizzare.