MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, al via il festival sul cinema coreano

Dal 20 al 29 marzo in sala al cinema La Compagnia e online su MYmovies

La locandina del Florence Korea

La locandina del Florence Korea

Firenze, 10 marzo 2025 – Dal miglior attore in Corea del Sud Hwang Jung-min, premiato con il Blue Dragon Film Award for Best Actor in patria nel 2024, al regista re del noir Na Hong-jin, dall’astro nascente alla regia Chun Sun-young al compositore di colonne sonore e autore cult Mowg fino all’action movie proposto da Lee Jong-pil. Sono i super ospiti della 23a edizione del Florence Korea Film Fest a Firenze dal 20 al 29 marzo con un programma che attraversa i generi più iconici della cinematografia sudcoreana e ci immerge nella profonda società contemporanea della Corea del Sud con 70 film in programma, molti dei quali in prima italiana. La rassegna si terrà al cinema La Compagnia e online su MyMovies.

La manifestazione è ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi insieme alla co-direttrice Chang Eun-young, organizzata con il supporto di Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, KOFIC - Korean Film Council e Ambasciata della Repubblica della Corea; Istituto culturale coreano in Italia e KOFA - Korean Film Archive e il patrocinio di Camera di Commercio Firenze, Publiacqua e il supporto del Consorzio Vino Chianti Classico.

Durante i nove giorni di festival, il pubblico avrà l'opportunità di immergersi nella ricca varietà della cinematografia sudcoreana attraverso una selezione di film che spazia dalle sezioni storiche come Orizzonti Coreani, con i migliori film in patria del 2024; una vetrina del cinema indipendente con la sezione Korean Cinema Today; la selezione di cortometraggi in Corto, Corti! e Webtoon, sui fumetti digitali. Cifra del festival, ormai da anni, le masterclass con gli autori: tutti gli ospiti incontreranno il pubblico con incontri di approfondimento cinematografico e culturale con domande dal pubblico. Ha dichiarato Riccardo Gelli, direttore artistico: “Sono felice anche quest’anno di poter ospitare figure illustri del cinema coreano, i quali saranno omaggiati dal comune di Firenze con un attestato di Cittadinanza”. 

Apertura e chiusura

Il festival si aprirà con “Escape” di Lee Jong-pil, con il regista ospite in sala: l’action movie vede protagonista un sergente maggiore al tramonto del suo servizio decennale, in prima linea nordcoreana nei pressi della DMZ, che sogna di fuggire al Sud. La rassegna si concluderà invece con il thriller “A Girl with Closed Eyes", esordio al lungometraggio della regista Chun Sun-young, anche lei presente in sala: il film pone al centro una sospettata di omicidio, interpretata da Kim Min-ha (già nell'acclamata serie Apple TV+ "Pachinko"), e la detective, interpretata da Moon Choi (nota per le sue performance in "Deliver Us From Evil", "Okja" e "Anarchist From Colony”), che presto scopriranno verità nascoste, via via che le indagini proseguono. 

Omaggio a Hwang Jung-min

Ospite speciale di quest’anno sarà l’attore Hwang Jung-min, eletto miglior attore in Corea del Sud nel 2024 (per i Blue Dragon Film Awards), protagonista di oltre 50 film tra cinema e serie tv, una figura iconica del cinema coreano che può vantare una filmografia che spazia dall'azione al dramma, dal romantico al noir. A lui il festival dedica un omaggio, con la proiezione di otto dei suoi migliori film. Oltre a “Veteran”, in cui interpreta un poliziotto determinato contro un potente e corrotto erede di una grande azienda, in un'avvincente battaglia tra giustizia e potere (2015), sarà in programma anche “I, The Executioner” di Ryoo Seung-wan, in concorso a Cannes nel 2024, sequel del celebre action movie, che segue le vicende dell'investigatore Seo Do-cheol mentre affronta un nuovo e spietato avversario nel mondo della criminalità organizzata (2024). “The Spy Gone North” di Yoon Jong-bin, basato su eventi reali, racconta la storia di una spia sudcoreana infiltrata nel Nord Corea negli anni '90, con l'obiettivo di sventare un pericoloso piano nucleare. In sala anche “The Himalayas” di Lee Seok-hoon, dramma sulla vera storia di un gruppo di alpinisti sudcoreani che affrontano una missione impossibile per recuperare i corpi di amici dispersi sulla celebre catena montuosa (2015); “Ode to My Father” di Yoon Je-kyoon, una storia emozionante che segue la vita di un uomo attraverso gli eventi più significativi della storia della Corea del Sud, dal conflitto coreano alla modernizzazione del paese (2014); il romantico “You Are My Sunshine” per la regia di Park Jin-pyo, toccante storia d'amore tra un umile contadino e una donna con un passato difficile, insieme tra le avversità della vita (2005); “The Wailing” di Na Hong-Jin, thriller dai risvolti orrorifici con al centro un anziano in un tranquillo villaggio rurale, dove iniziano a diffondersi voci misteriose su di lui, mentre gli abitanti muoiono uno dopo l'altro, in modo grottesco (2016). E infine “12.12 The Day” di Kim Sung-soo, thriller basato sui fatti del colpo di stato del 12 dicembre 1979 in Corea del Sud, che esplora il drammatico rovesciamento del governo militare (2024). 

Focus su Na Hong-jin  

Il regista capofila del genere del "noir coreano", con il suo stile visivo audace e originale, sarà uno degli ospiti della 23ma edizione con un omaggio cinematografico dei suoi film, il primo organizzato in Italia. Il regista incontrerà il pubblico in occasione della proiezione dei suoi film e terrà una masterclass mercoledì 26 marzo al cinema La Compagnia (info e prenotazioni su koreafilmfest.com). I film di Na Hong-jin, classe 1974, sono profondamente radicati nella cultura coreana e hanno ottenuto numerosi riconoscimenti anche internazionali. Il festival presenta il suo film d'esordio “The Chaser”, un thriller del 2008 proiettato per la prima volta a Cannes e insignito successivamente di diversi premi, tra cui quello per la miglior regia ai Grand Bell Awards. E poi "The Yellow Sea" (2010), storia avvincente dalla dura escalation in cui un tassista si imbarca in missione per assassinare un professore. E infine il già presentato horror-thriller "The Wailing" del 2016, compreso nella retrospettiva dedicata anche all’attore Hwang Jung-min. 

Masterclass

Per questa edizione saranno tre le masterclass esclusive, tutte in programma al cinema La Compagnia. Si parte sabato 22 marzo con “I Tre Volti di Hwang Jung-min”, dove l’attore incontrerà il pubblico e presenterà i suoi film in una selezione che racconta il meglio della sua carriera cinematografica (ore 11 al cinema La Compagnia, costo 15 euro. Info e prenotazioni qui). Si prosegue mercoledì 26 marzo con il regista Na Hong-jin in una sessione dal titolo “Un Mondo (Im)Perfetto” (ore 15 cinema La Compagnia, costo 15 euro .). In dialogo con il regista, insieme alla curatrice del catalogo Caterina Liverani ci saranno il critico cinematografico Marco Luceri e lo youtuber Federico Frusciante. Infine giovedì 27 marzo, l’incontro è dedicato al fumetto con una masterclass sui webtoon (ore 11 al cinema La Compagnia, costo 5 euro). 

Orizzonti Coreani

I film di maggior successo in Corea del Sud sono presentati nella sezione principale, con una selezione di pellicole che spaziano tra il racconto del presente e quello dei nodi cruciali della storia passata. Si parte con Hidden face, thriller erotico di Kim Dae-woo: la violoncellista Su-yeon, fidanzata del direttore d'orchestra Sung-jin, scompare improvvisamente lasciando dietro di sé solo un criptico messaggio video (22/03). Si prosegue con Handsome guys di Nam Dong-hyub, commedia horror ad alta intensità su due personaggi che sognano di vivere in campagna, ma nella loro nuova casa si risveglia uno spirito maligno sigillato nel seminterrato, dando vita a una serie di eventi comici e agghiaccianti. Harbin è un film storico diretto da Woo Min-ho, noto per mettere a nudo le realtà oscure della politica coreana, che torna con un film ambientato agli inizi del ‘900 nella città di Harbin, dove attivisti coreani pianificano operazioni segrete per liberare la Corea dal dominio coloniale giapponese. È un mistery-drama dai risvolti grotteschi - basato sul romanzo “Le catilinarie” dell'autrice bestseller Amélie Nothomb - 4PM di Jay Song, che racconta la vita quotidiana di una felice coppia, stravolta quando uno strano uomo della porta accanto viene a trovarli, ogni giorno alle 4 del pomeriggio (23/03). Ci sarà poi Land of happiness, dramma legale diretto Choo Chang-min, lo stesso regista del film “Masquerade”: è la storia incentrata sul processo per l'assassinio del Presidente avvenuto il 26 ottobre e sulle tre persone coinvolte in questo evento storico (25/03). Intrigo, tensione psicologica e chimica tra i personaggi sono gli ingredienti alla base del thriller Revolver di Oh Seung-uk, dove la metafora della pistola pronta a sparare offre alla protagonista la sua ricerca di vendetta (27/03). Spazio alla leggerezza con Victory di Park Bum-su, commedia con il duo di ballerine adolescenti dell’isola di Geoje che fonda il club di cheerleaders “Millennium Girls” per aiutare tutti coloro che hanno bisogno di incoraggiamento: dalla squadra di calcio agli operai del cantiere navale, dalle competizioni sportive aziendali alle feste del centro anziani, fino all'apertura di un negozio di torte di riso (24/03). Chiude la sezione il noir The Killers, di Kim Jong-kwan, Roh Deok, Lee Myung-se e Chang Hang-jun (quest’ultimo che sarà presente in sala per presentare il film): il progetto è una reinterpretazione di un racconto omonimo di Ernest Hemingway, in cui ogni regista offre la propria visione della storia, esplorando temi come la violenza, la moralità e le conseguenze delle azioni umane (27/03).

Korean Cinema Today

Dedicata ai lavori di giovani registi del cinema indipendente, la sezione ospita lavori che intrecciano l’horror psicologico, il film romantico, il noir misterioso e il dramma, sempre con una riflessione sulle dinamiche della società coreana. Si parte con You will die in 6 hours, thriller di Lee Yun-seok, che porta in un vortice di eventi misteriosi e personaggi enigmatici, dal momento che il protagonista riceve un inquietante avvertimento: morirà entro sei ore. Nel romantico Gule Gule di Ko Bong-soo i due protagonisti si ritrovano in Turchia, un paese che fa da sfondo al loro viaggio interiore, per affrontare il passato e lasciarlo andare, tra momenti di nostalgia, riflessione e nuove possibilità di amore. Noise è l’horror multi-sensoriale di Kim Soo-jin, che dipana lentamente la storia dei residenti di un complesso di appartamenti, gradualmente portati alla follia da ‘suoni’ e ‘rumori’ che sembrano provenire dal nulla. È un dramma coming-of-age quello proposto in Fragment di Kim Sung-yoon, che ruota attorno alle vite del figlio di un assassino e il figlio delle sue vittime, con le loro vite solitarie e traumatizzate. Somebody di Kim Yeo-jung e Lee Jung-chan ritrae la difficoltà provata nella lotta disperata di chi cerca di risolvere una crepa nella propria vita ordinaria. Infine il drammatico ma delicato House of the Seasons di Oh Jung-min segue le vicende della famiglia Kim, che si riunisce a Daegu per celebrare i tradizionali riti ancestrali: le dinamiche familiari si complicano quando appare chiara una novità sull’azienda di famiglia. Corto, corti!. Dai diritti civili all’uguaglianza di genere, dall’intelligenza artificiale alla comunità  LGBTQIA+, senza dimenticare la sostenibilità  ambientale l’attualità: quest’anno il festival presenta una ricca e pregiata selezione di cortometraggi, molti dei quali realizzati da registi emergenti con lavori provenienti dall'Università di ChungKang, che si distingue per la produzione di cortometraggi d’ animazione.

La giuria

La giuria 2025 che assegnerà il premio “Festival Critics Award” al miglior film delle sezioni Orizzonti e Korean Cinema Today è presieduta da Andrea Diego Bernardini, professionista con ventennale esperienza nel settore degli eventi come il Lucca Comics & Games e inoltre composta dalla regista e sceneggiatrice Lavinia Andreini; il regista Pierfrancesco Bigazzi; lo scrittore Lorenzo Fantoni e la giornalista Viola Giacalone.

Il concerto finale

Il concerto di Mowg, uno dei compositori più visionari e influenti della scena cinematografica sudcoreana, sarà uno degli eventi speciali di questa edizione del festival, sabato 29 marzo al cinema La Compagnia (ore 21). Mowg si esibirà dal vivo, accompagnato dalla talentuosa cantante Kim Go-woon, insieme alla Florence Pops Orchestra, diretta da Carlo Chiarotti. Con il suo approccio unico alla musica da film, che mescola tradizione coreana e sperimentazione elettronica, Mowg ha creato colonne sonore capaci di trasformare ogni scena in un'esperienza intensa e memorabile. Tra i suoi lavori più celebri spiccano la colonna sonora di “The Last Stand” (2013), dove ha saputo abbinare sonorità moderne e atmosfere da film noir, creando un ambiente avvolgente che si integra alla perfezione con la direzione visiva del film. In “Silenced” (2011), la sua composizione musicale ha accentuato la drammaticità, mentre in “Burning”(2018) ha saputo riflettere la crescente angoscia del protagonista con melodie sottili e malinconiche. Il suo talento è esteso anche a pellicole storiche come “Masquerade” (2012) dove la musica accompagna le dinamiche di potere e identità con una combinazione di sonorità epiche e intime  

Eventi collaterali

Tra gli eventi speciali di questa edizione spazio all’arte con la mostra dal titolo “Webtoon film. Multi universe”, un’esposizione direttamente dal Busan Global Webtoon Festival, allestita al cinema La Compagnia (ingresso gratuito). L’esposizione mette a confronto l'opera cinematografica e la trasposizione in webtoon. Torna anche l’appuntamento dedicato alla cucina tipica coreana con l'aperitivo “Hansik & Cinema” realizzato in collaborazione con il Ristorante Coreano Gangnam e La Compagnia Café (ogni giorno dalle ore 19).