MAURIZIO COSTANZO
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Firenze, concerto di Pasqua dell’Ort tra Pergolesi e Haydn

Dal 16 aprile a Poggibonsi, repliche a Firenze il 17 e Figline il 18

Gemma New

Gemma New

Firenze, 13 aprile 2025 – Tutto pronto per il Concerto di Pasqua dell'Ort che debutterà a Poggibonsi al Teatro Politeama mercoledì 16 aprile. Le repliche sono al Teatro Verdi di Firenze giovedì 17 aprile e a Figline al Teatro Comunale Garibaldi venerdì 18 aprile. Ad aprire il programma lo Stabat Mater, sequenza liturgica musicata da Giovanni Battista Pergolesi che verrà interpretata da due cantanti fiorentini di spicco: la soprano Eleonora Bellocci, formatasi all’Accademia del Maggio e il controtenore Filippo Mineccia, recentemente applaudito alla Scala e collaboratore di Riccardo Muti. Sul podio la direttrice neozelandese Gemma New, che vanta una ricca carriera internazionale. Chiude il programma la Sinfonia n.104, “Salomon" di Franz Joseph Haydn, l’ultima del suo catalogo. Maestosa e al tempo stesso accogliente, fu il suo omaggio d’addio a Londra.“Addolorata, in pianto, la Madre stava presso la Croce da cui pendeva il Figlio”. Comincia così il testo dello Stabat Mater, sequenza liturgica del Duecento tradizionalmente attribuita a Jacopone da Todi. Questi versi, per la Settimana Santa, sono tra i più musicati dai compositori di ogni tempo. Una delle intonazioni più toccanti si deve a Giovanni Battista Pergolesi, l’operista di scuola napoletana più in vista della sua generazione (sebbene fosse nato nelle Marche). Commissionatagli dal duca di Maddaloni per le celebrazioni della Settimana Santa promosse a Napoli dai cavalieri dell’Arciconfraternita della Beata Vergine dei Sette Dolori, Pergolesi vi lavorò tra il 1735 e il 1736, nei mesi che precedettero la sua morte precoce, a ventisei anni. Da subito la partitura ottenne un successo straordinario, al punto da permanere nella tradizione esecutiva fino a oggi, contrariamente alle abitudini di un’epoca nella quale si tendeva a produrre e consumare musica sempre nuova anziché a costituire un repertorio di ‘classici’. Con questo gioiello barocco per archi e due voci soliste si apre il concerto pasquale dell’Ort. I solisti sono due fiorentini dal brillante curriculum: il soprano Eleonora Bellocci, che ha mosso i primi passi all’Accademia del Maggio, e il controtenore Filippo Mineccia, di cui si ricorda il recente debutto alla Scala e la collaborazione con Riccardo Muti. Sul podio Gemma New, trentasettenne neozelandese naturalizzata statunitense, attuale direttrice musicale della New Zealand Symphony Orchestra che si è imposta all’attenzione internazionale nel 2021 grazie alla vittoria del Concorso intitolato a sir Georg Solti, in Germania. Da un capo all’altro del Settecento, l’altra composizione in programma conduce al 1795. Si tratta della Sinfonia n. 104 di Franz Joseph Haydn, l’ultima del suo catalogo. Partitura di proporzioni perfette, scritta al culmine di una carriera lunga e prolifica, si mostra sontuosa ma cordiale, bonaria, e anche intessuta di temi popolari. Fu il suo saluto alla città di Londra, dove l’aveva condotto l’impresario Johann Peter Salomon (di cui questa sinfonia ha assunto il nome), all’indomani del suo pensionamento dalla corte dei principi Esterházy, la più illustre dinastia dell’impero austriaco dopo gli Asburgo, presso la quale Haydn aveva servito per un trentennio.