MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, il cinema la Compagnia per la Giornata contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre un ricco programma di eventi tra presentazioni di libri, proiezioni e spettacoli dal vivo per affrontare la tematica da diverse angolazioni e prospettive

Cinema la Compagnia

Cinema la Compagnia

Firenze, 25 novembre 2024 - Per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, celebrata il 25 novembre, al cinema La Comapagnia (via Cavour 50/r), si terrà un programma di eventi, tra presentazioni di libri, spettacoli dal vivo e proiezioni, organizzati in collaborazione con “La Toscana delle donne” della Regione Toscana. Si parte alle 16.00, in saletta a La Compagnia, con un incontro ad ingresso gratuito: la presentazione del libro “Vite in Tempesta” (Castelvecchi Editore) di Antonella Matranga, giornalista di “D” di Repubblica e scrittrice, che per l’occasione dialogherà con la giornalista Elisabetta Berti (La Repubblica Firenze). Il libro racconta della vita di tre giovani nel corso dei mitici ’80, anni nei quali erano ancora vivi gli echi degli delle grandi contestazioni giovanili e della lotta armata, ma durante i quali si consumava una progressiva perdita di valori e ideali. Siamo a Bari, Mara ha diciotto anni, è sensibile e irrequieta. Dopo un anno passato in un istituto privato, ritorna fra le mura del grande liceo classico affacciato sul mare. Ma niente è più come prima: né la sua famiglia, travolta nel tentativo di combattere i poteri corrotti della città, né la militanza politica, un tempo ancora gloriosa e attiva, né le certezze che la rendevano una ragazzina serena e spavalda. In questa dilagante insicurezza, Mara conosce Federico e Danilo, il dritto e il rovescio della stessa medaglia, con i quali intreccia una storia intensa, esagerata, a volte dolorosa, in bilico fra il bene e il male, che rivoluzionerà la sua vita. Sulle strade di una città che sa di sale, i tre ragazzi (e la loro banda di cani sciolti) vivono avventure senza regole e pregiudizi, passioni profonde, imprevedibili come il mare in tempesta, scontrandosi con una società falsa e giudicante, imparando ad essere liberi. In un mondo privo dei Social Media, ai ragazzi era ancora concesso sbagliare, perdersi per poi ritrovarsi. Alle 18.00 Katia Beni e Benedetta Giustini sono le protagoniste di Diritti e rovesci… ma pari!, un'intervista improbabile, che vede come interlocutrici una giornalista fuori dagli schemi e un’attrice dalla comicità sagace, che dialogano sui diritti delle donne e sulle pari opportunità, specialmente nel mondo dello spettacolo, dove la comunicazione è l’elemento cardine. L’evento fa parte del cartellone de “La Toscana delle donne” della Regione Toscana. Tra gag, monologhi scomposti ed equivoci vari ci sarà spazio anche per riflessioni semiserie su diritti e stereotipi di genere. L’ingresso è gratuito previa prenotazione (sul sito www.regione.toscana.it). Alle 21.00 il Cinema prende vita con l’anteprima assoluta di Alba Blu (2024), un corto incentrato sul dramma di una donna vittima di violenza sessuale, che sarà presentato alla presenza della regista Emanuela Mascherini. Il corto propone un’esperienza estremamente personale diventata metafora universale, sperimentazione tra cinema di finzione, del reale e videoarte. Tratto da una storia vera e personale, Alba Blu, è il racconto dei segni che la violenza lascia nella psiche oltre che sul corpo. Alba Blu diretto e interpretato da Emanuela Mascherini con Simone Faucci e Francesco Grifoni, è stato scritto dalla stessa Mascherini con Giuseppe Isoni, e prodotto da STETI produzioni grazie all’ottenimento dei contributi selettivi della DGCA-MiC con la collaborazione di: Images Hunters, Toscana Film Commission, Roma Lazio Film Commission, la scuola di Recitazione di Latina Acting Lab, distribuito da Esen Studios. “Alla luce dei numeri che hanno caratterizzato gli episodi di violenza nell’ultimo anno – ha dichiarato Emanuela Mascherini - spesso derubricati a favore di altri temi altrettanto urgenti, mi è sembrata opportuna la scelta di un linguaggio più disturbante anche se meno immediato. L’uso del 4:3 è teso a veicolare un senso permanente di claustrofobia nella mente della protagonista che ha subito il trauma e la contaminazione di nuances dei generi thriller e horror, anche a livello di sound design, hanno l'intento di restituire una suggestione sul tema dell’emorragia di violenza sulla donne degli ultimi mesi che non è più un semplice DRAMA ma un racconto del terrore cui abbiamo la necessità di porre argini in maniera tempestiva e diffusa.” Chiude il programma di eventi a La Compagnia, del 25 novembre, il film La Testimone (Shahed) (2024), lungometraggio di Nader Saeivar, presentato all’81esima edizione della Biennale Cinema di Venezia nella Sezione Orizzonti Extra, dove ha riscosso il Premio del pubblico. Per la realizzazione di questo film il regista si è ispirato agli eventi degli ultimi due anni in Iran e al coraggio delle giovani donne iraniane che gli hanno dato la giusta spinta per realizzare la pellicola. Tarlan, la protagonista, è un’insegnante in pensione da sempre attiva nella lotta contro l’oppressione e la discriminazione di genere nel suo paese. Sua figlia, presa la decisione di smettere di indossare il velo, scompare in circostanze sospette. I sospetti di Tarlan ricadono da subito sul marito, Solat, uomo d’affari legato al governo, che non avrebbe visto di buon occhio la scelta della moglie. A questo punto Tarlan sceglierà se piegarsi alle minacce e alle pressioni del suo paese o se lottare per sua figlia e farsi giustizia da sola.