MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, in scena lo spettacolo ‘Dentro’ sulle violenze tra le mura domestiche

Il 17 e 18 gennaio in scena per la prima volta in Toscana al Teatro Cantiere Florida

Lo spettacolo ‘Dentro’

Lo spettacolo ‘Dentro’

Firenze, 10 gennaio 2025 – Uno spaccato sulle violenze celate dalle mura domestiche, di e con Giuliana Musso, premio Ipazia Miglior attrice 2023. Venerdì 17 e sabato 18 gennaio alle 21.00 sarà in scena per la prima volta in Toscana al Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana 111 Rosso) “Dentro. Una storia vera, se volete”, nell’ambito della stagione di prosa a cura di Elsinor Centro di Produzione Teatrale, realtà milanese che fa del Florida la sua sede operativa in Toscana, con la direzione creativa di Gianluca Balestra. Tra le maggiori esponenti del teatro d’indagine – un teatro che si colloca al confine col giornalismo d’inchiesta, tra indagine e poesia – in questo lavoro prodotto da La Corte Ospitale Musso riporta l’incontro con una donna e col suo segreto: una verità chiusa dentro ai corpi che lotta per uscire allo scoperto. Una madre che scopre la peggiore delle realtà. Una figlia che la odia. Un padre innocente fino a prova contraria. E una platea di terapeuti, consulenti, educatori, medici, assistenti sociali, avvocati che non vogliono capire, non vogliono sentire, non vogliono vedere. Il segreto serve a silenziare una verità che potrebbe danneggiare degli innocenti. Al contrario, la censura danneggia gli innocenti tutelando vili interessi. Ma qui il vero protagonista è il tabù, ovvero il puro terrore di sapere, i cui intenti, al contrario di quelli del segreto e della censura, rimangono ambigui e indeterminati (info e ingressi www.teatroflorida.it). “In tutte le vicende di abuso sui minori che ho conosciuto per voce delle vittime nessun colpevole è mai stato condannato”, dice Giuliana Musso. “La violenza sessuale è un segreto che permane tutta una vita dentro alle case, dentro agli studi dei medici, degli psicoterapeuti o degli avvocati, in quelle dimensioni private in cui le vittime possono restare confinate senza venire riconosciute. I fini compassionevoli del segreto quasi sempre si fondono con quelli vergognosi della censura e con quelli inconsci del tabù. L’esistenza stessa delle vittime, con la loro rabbia inavvicinabile o con il loro inconsolabile dolore, ci turba fino alle radici e così, pur di non maneggiare l’odio dei padri, deploriamo quello dei figli. Storia antica quanto il patriarcato: narrazioni che sono strategie di rimozione e occultamento, prime tra tutte la normalizzazione stessa dell’abuso e la colpevolizzazione della vittima. Persino le storie fondanti della civiltà occidentale sono tutte storie di traumi, eppure, mentre conosciamo tutto di Edipo, di Laio invece, il padre assassino, sappiamo ben poco. Da sempre, pur di salvare l’ordine dei padri, costruiamo impalcature concettuali che fanno perdere consistenza alla realtà dei traumi e alla voce dell’esperienza. E se la nostra esperienza di violenza non può essere riconosciuta allora viene minata alla radice la nostra dimensione ontologica, noi stessi forse smettiamo di esistere”. Le attività del Cantiere Florida continuano col teatro ragazzi della rassegna “Il Florida dei Piccoli” domenica 19 gennaio alle 17.30. In scena “Un sacchetto di biglie”, l’epopea di una famiglia ebrea per sfuggire alla furia nazista adattata da Bam! Bam! Teatro dal romanzo omonimo di Joseph Joffo. La vicenda si svolge in Francia durante l’occupazione tedesca. A Parigi, nel quartiere ebraico, vive la famiglia Joffo, composta dai genitori e da quattro figli maschi, due adulti e due più piccoli: Maurice e Joseph. Ed è Joseph, il più giovane, a raccontare la fuga ininterrotta che accompagna la famiglia dai tempi del nonno, costretto a lasciare la Russia dei pogrom, le persecuzioni razziali contro gli ebrei. Per lui tutto inizia quando la madre è costretta a cucire una stella gialla sui cappotti dei figli. La sera stessa la famiglia si separa per scappare a gruppi di due e non dare troppo nell’occhio. Inizia un’avventura che durerà fino al termine della guerra, quando la famiglia Joffo riuscirà a ricongiungersi; ma uno dei suoi membri, finito in mano ai tedeschi, non tornerà più (in replica in matinée lunedì 20 e martedì 21 gennaio ore 10.00 per la rassegna “Chiavi della Città”). Le attività del Teatro Cantiere Florida sono co-finanziate dal Creative Europe Programme dell'Unione Europea, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, in collaborazione con RAT Residenze Artistiche Toscane, Firenze dei Teatri, Quadrato, con il contributo di Unicoop Firenze.