MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze insolita, al via visite esclusive a Palazzo Vecchio, museo Stibbert e Pratolino

Passando per il parco di Pratolino, la collina di Arcetri e il tour sull’Arno, dal 1 al 29 settembre cinque nuovi appuntamenti

Tour sull'Arno

Tour sull'Arno

Firenze, 29 agosto 2024 — La visita esclusiva nella storia di Florentia attraverso gli spazi di Palazzo Vecchio, l’ormai consueto tour sul Barchetto dei Renaioli per vedere Firenze dall’Arno, la visita al Parco Mediceo di Pratolino, una passeggiata inedita sul colle di Arcetri e il percorso nel Museo Stibbert, vero e proprio gioiello inusuale fiorentino: saranno questi gli appuntamenti di settembre di EnjoyFirenze, la rassegna di visite guidate curata da Cooperativa Archeologia, con itinerari per scoprire luoghi della città da nuovi punti di vista. Dall’1 al 29 settembre cinque appuntamenti per conoscere storie e curiosità in compagnia di archeologi e guide esperte.

Per partecipare agli appuntamenti è obbligatoria la prenotazione allo 055-5520407 o a [email protected]

Primo appuntamento domenica 1 settembre (ore 9,30) davanti alla fontana del Nettuno in Piazza della Signoria con “Palazzo Vecchio, una finestra sulla storia di Florentia”, un must tra le visite guidate di EnjoyFirenze per ripercorrere 2000 anni di storia in un solo luogo, la storia di Firenze raccontata attraverso le articolate stratificazioni di questo palazzo, da chi da 30 anni realizza i principali scavi archeologici nel centro cittadino. La visita costituisce un eccezionale excursus sulla storia della città di Firenze: nell’area in cui sorge il Palazzo e nell’antistante Piazza della Signoria si concentrano testimonianze che vanno dal periodo di fondazione della città romana, impiantata tra il 30 e il 15 a.C., fino agli interventi attuali, passando per la storia della città dall’epoca comunale delle case-torri, con il primo nucleo del Palazzo dei Priori, fino agli ampliamenti rinascimentali.

Si prosegue martedì 10 settembre (ore 19) con “Firenze vista dall’Arno con l’archeologo - Tour sul barchetto dei Renaioli”: partenza da Piazza Mentana presso il cancello d’ingresso della Canottieri (davanti all’Hotel Balestri) per un suggestivo percorso sui barchetti originali dei Renaioli, nel tratto monumentale dell’Arno, da Ponte alle Grazie a Ponte S. Trinita, per scoprire la città monumentale e i suoi antichi edifici dal fiume, raccontati dall’archeologo a bordo. Sarà questa l’occasione per conoscere la città da una prospettiva completamente nuova, da un altro punto di vista e in alcune occasioni per scoprire luoghi incredibili, visibili solo dall’acqua, e storie inaspettate legate al fiume. Verrà raccontata la città stratigraficamente, osservandola dal fiume a partire dalla sua cronologia più antica, avendo accesso a informazioni inedite e preziose, che non si trovano sui libri, grazie alla nostra esperienza diretta scaturita dai numerosi scavi archeologici che abbiamo realizzato a Firenze negli ultimi 40 anni. Al termine della navigazione ci sarà spazio per un piccolo brindisi per salutare il tramonto.

E ancora domenica 15 settembre (ore 10.30) “Il Parco Mediceo di Pratolino: l’invenzione che desta meraviglia!”: appuntamento nel parcheggio davanti all’ingresso del Parco (via Fiorentina 276-Vaglia) per scoprire il grandioso parco, invenzione del Granduca Francesco I de' Medici realizzata con l'aiuto dell'architetto Bernardo Buontalenti. Noto da sempre come il Parco delle Meraviglie, in origine era una tenuta, che fu acquistata poi nel 1568 da Francesco I, per il soggiorno della sua amante Bianca Cappello. Lasciata in abbandono da Ferdinando III e Leopoldo II di Lorena, la villa fu demolita e il suo parco ristrutturato in giardino all'inglese, quando la tenuta venne acquistata dalla famiglia Demidoff. Anche se nel corso del tempo purtroppo tanto è andato distrutto, restano ancora a ricordo, vasche, grotte, fontane e la grandiosa statua del Gigante dell’Appennino, opera del Giambologna, quasi un guardiano del Parco. Si continua domenica 22 settembre (ore 18) con “Passeggiata sulla collina di Arcetri”.

Partenza dal piazzale del Poggio Imperiale, lato Largo Enrico Fermi-Firenze, per scoprire il territorio attorno al Galluzzo che offre molte opportunità di scoperta di una memoria storica che vive nel reticolo viario urbano ed extraurbano e in una straordinaria commistione tra natura e architettura. Questa passeggiata porterà i visitatori intorno al Colle di Arcetri, passando per una serie di notevoli testimonianze storico artistiche. La zona è piena di ricordi che richiamano alla mente personaggi come Galileo, scrutatore dell'universo, e Michelangelo, che si adoperò ad innalzare le mura per difendere Firenze dall'assedio posto nel 1529 dalle truppe imperiali.

Conclusione domenica 29 settembre (ore 11) con “Casa Museo Stibbert: un viaggio in epoche remote e terre misteriose”. Il Museo Stibbert, uno dei luoghi più affascinanti e inaspettati di Firenze, è un gioiello al di fuori del centro storico, nato dalla straordinaria collezione che l’imprenditore Frederick Stibbert (1838-1906) raccolse nel corso della sua vita, frutto dei suoi numerosi viaggi e della sua passione per la storia. L’ambizioso progetto di una casa-museo si concretizzò con il tempo, prendendo forma man mano che la collezione aumentava. Il percorso museale si snoda attraverso le sale di Villa Stibbert, tra ambienti più familiari, salotti e sale di ricevimento, e immense sale dedicate esclusivamente all’esposizione, in un susseguirsi ordinato di oggetti provenienti da tutto il mondo: armi, armature e oggetti d’antiquariato, per un totale di quasi 50 mila pezzi. A rendere ancora più magica la dimora è lo straordinario parco all’inglese, progettato dall’architetto Poggi, con giochi d’acqua, un laghetto, tempietti e grotte. Passeggiando nel giardino, non si può che rimanere affascinati dall’eccentrico tempietto egizio affacciato sull’acqua, progettato dallo stesso Stibbert, decorato con sfingi e rilievi a forma di sarcofagi. Un viaggio nel tempo tra soldati di epoche remote e terre misteriose, un viaggio nella storia, dall’Italia al mondo Islamico fino alle antiche civiltà dell’estremo oriente. Maurizio  Costanzo