MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, la grande storia in scena con i ‘Monologhi dell’atomica’

Il 21 e 22 luglio nel Cortile di Villa Vogel

Un  momento dello spettacolo

Un momento dello spettacolo

Firenze, 20 luglio 2024 - Hiroshima e Chernobyl, due città simbolo della distruzione nucleare, narrata da due testimoni scomode, le scrittrici Svetlana Aleksievich e Kyoko Hayashi. Attraverso i loro testi, Elena Arvigo prosegue il proprio percorso nel teatro civile, indagando, dopo Anna Politkovskaja, altre “donne imperdonabili”. “Monologhi dell’atomica” è lo spettacolo che l’attrice e autrice presenta insieme a Monica Santoro domenica 21 e lunedì 22 luglio nel Cortile di Villa Vogel - via delle torri, 23 Firenze - per l’anteprima di Avamposti Teatro Festival 2024 organizzata dal Teatro delle Donne nell’ambito dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze. Inizio ore 21, ingresso libero. Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2023, “Monologhi dell’atomica” narra la Grande Storia attraverso le piccole storie delle persone che l’hanno subita, le loro emozioni, i loro sentimenti, i loro drammi. Vite interrotte di uomini, donne e bambini, o drasticamente mutate, una quotidianità stravolta e distrutta. Una prosa distaccata e coinvolgente, che ci spinge ad interrogarci su come ognuno di noi avrebbe reagito in una situazione così estrema. “Quello che spero di riuscire a restituire è la tragica fatalità di queste umanissime storie – spiega Elena Arvigo - per ricordare a me stessa, prima di tutto, l’importanza della memoria e del ricordo. Avvicinare le storie per renderle un po’ più nostre e quindi riuscire a sentire finalmente un senso di responsabilità per il futuro”. Chernobyl 1986 e Hiroshima 1945. L’esplosione di un reattore di una centrale nucleare in Ucraina e lo sgancio della bomba atomica da parte degli americani su una città giapponese, alla fine della seconda guerra mondiale. Due capitoli oscuri della storia contemporanea. Premio Nobel per la letteratura nel 2015, Svetlana Aleksievic ha scritto “Preghiera per Cernobyl”, in cui racconta la grande Storia attraverso le piccole storie, che sono soprattutto vicende di donne, vecchie contadine bielorusse accanto a stufe radioattive come piccoli reattori, madri e mogli che hanno visto la carne dei loro uomini (soccorritori ed elicotteristi intervenuti per spegnere la centrale in fiamme) staccarsi dalle ossa per le radiazioni, operai che hanno costruito il sarcofago destinato a contenere il «raggio invisibile» e che stavano lentamente morendo di cancro. Kyoko Hayashi è una donna sopravvissuta a Nagasaki che ha lasciato testimonianza in "Nagasaki. Racconti dell’atomica”, quattro storie in presa diretta che, attraverso i personaggi femminili, raccontano quello che accadde a Nagasaki, ma anche cosa significa vivere da sopravvissuti al disastro. Maurizio Costanzo