MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, le ‘streghe’ in scena a teatro: luce su una violenza rimossa

Il 19 e 20 settembre al Teatro Goldoni in prima assoluta, “Witch is”, progetto teatrale che riflette sulle donne ritenute “fuori dalla normalità”

Al Teatro Goldoni in prima assoluta, “Witch is”

Al Teatro Goldoni in prima assoluta, “Witch is”

Firenze, 17 settembre 2023 - Donne fuori dalla “normalità” e dalle “regole”, donne demonizzate e gettate al rogo. In una parola, “streghe”. Come il tema di questa edizione di AvampostiTeatro Festival organizzato dal Teatro delle Donne, che martedì 19 e mercoledì 20 settembre al Teatro Goldoni di Firenze presenta, in prima assoluta, “Witch is”, progetto teatrale di Landi/Mignemi/Paris che riflette sulla figura della strega. Finalista al bando Registi Under 35 della Biennale Teatro di Venezia 2022, lo spettacolo, scritto da Francesca Mignemi per la regia di Virginia Landi, esorcizza l’archetipo di donna mostruosa: Eleonora Paris, Cristiana Tramparulo, Giorgia Iolanda Barsotti trasformano la parola in poesia, filastrocca, formula magica, confessione, canzone, gettando la luce su una violenza rimossa. Perché Strega è quello che non c’è più o che viene censurato, nascosto, allontanato. È quello che resta dopo il rogo: la puzza, la cenere, l’eco di un urlo nelle orecchie, la paura che, prima o poi, possa toccare a noi. La Strega è il risultato di una campagna di criminalizzazione della sessualità e del corpo femminile, durante lo sviluppo e l’affermazione della società capitalistica. E ancora oggi il corpo delle donne è campo di battaglie politiche e sociali. La caccia alle streghe fu una guerra per annientare il potere sociale delle donne, soprattutto povere e contadine, sole, anziane, mendicanti, levatrici, guaritrici, prostitute, adultere, donne che abortivano o praticavano l’aborto. Donne che esercitavano la propria sessualità fuori dai vincoli del matrimonio e della procreazione. Donne che si occupavano dell’invisibile oltre che della concretezza del mondo materiale. Quella violenza ci appare lontana, ma fonda un modello di femminilità, un canone estetico e delle regole sul corpo della donna, ancora oggi motivo di scontro. Maurizio Costanzo