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Firenze, Luca Calvani presenta il suo libro 'Cavoli & merende'

Il 7 marzo da Giunti Odeon a ingresso libero

Luca Calvani

Luca Calvani

Firenze, 6 marzo 2025 - Luca Calvani presenta il suo libro 'Cavoli & merende' (Edt editore) a Firenze venerdì 7 marzo, alle ore 18.30 da Giunti Odeon, in piazza degli Strozzi, 2. L'autore dialoga con Eva Edili. Sessanta preparazioni facili, ma allo stesso tempo eleganti, accompagnate da consigli sui prodotti (Luca Calvani è anche agricoltore e apicoltore), sullo stile della casa, sulla cura del giardino e dell'orto. Un casale in Toscana, le colline, l'orto, le arnie delle api, i campi: questa è la cornice in cui s'è trasferito anni fa l'attore Luca Calvani, al debutto nel 2000 con Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek, oggi anche celebre volto televisivo, accanto a Csaba della Zorza in Cortesie per gli ospiti. Il suo casale Le Gusciane è un luogo di accoglienza e cucina, ed è proprio lui a preparare il cibo per i commensali. Da quelle ricette, nasce così il suo primo libro, sessanta piatti che traggono ispirazione - e materia prima - nella natura che circonda Le Gusciane.

Ecco dunque quindici piatti per ogni stagione, i cui ingredienti - e le cui atmosfere - seguono il mutare del tempo e del paesaggio. L'autore. Luca Calvani ha debuttato nel 2000 nel film Le Fate ignoranti di Ferzan Ozpetek e partecipato a Sex and the City, per poi alternare ruoli in produzioni indipendenti e soap opera, come As the World Turns. Nel 2006 ha vinto l’Isola dei Famosi. Nel 2020 e nel 2021 è stato inviato per Ogni mattina su Tv8 e nel 2023 diventa giudice in Cortesie per gli ospiti su Real Time. Negli ultimi anni ha trasformato la propria passione per la cucina in un mestiere: è il cuoco de Le Gusciane, il cascinale con B&B in Toscana. Tra i piatti che hai deciso di inserire, alcuni lo raccontano più degli altri. "Uno tradizionale e l’altro più moderno - spiega Calvani -. Il primo è sicuramente la minestra di pane. Un punto fermo. Racconta la mia infanzia e le mie origini pratesi. È uno di quei piatti che ti faceva la nonna. L’altro sono i cavolini in glassa di miso, frutto di diverse sperimentazioni". Il piatto che gli risveglia un ricordo? "La cecina (o la torta), mi ricorda l’estate di quando ero bambino. Quando dal mare tornavamo verso Prato con il furgone carico di valigie e ci fermavamo a prenderla. Era una tappa fissa, ogni anno".

Nel libro c’è molta Toscana, ma anche altre influenze. Qual è il sapore che più l'ha sorpresa fuori casa? "Sicuramente i gusti della cucina indiana, giapponese e thailandese. Mi ha colpito particolarmente quella israeliana, la tartare di melanzane è sorprendente. L’idea del libro è contaminare con questi sapori, a volte rielaborandoli". Il libro non è una semplice raccolta di ricette, ma una sorta di viaggio nella vita dell’autore, dove le pietanze diventano il mezzo con cui raccontare affetti, viaggi, ricordi e anche luoghi. Mettendo al centro sempre la sua Toscana, precisamente Le Gusciane, un antico casale ristrutturato tra le colline di Camaiore, dove Calvani, occupandosi di ospitalità e cucina, ha trovato «la sua dimensione». "Il cibo per me è sempre stato un ponte - spiega Calvani -. Mi ha dato un forte senso di appartenenza quando sono stato lontano da casa e mi ha anche insegnato a raccontarmi agli altri. A descrivere la mia terra e le mie origini. Con il mio compagno e socio, vivo in una casa circondata da boschi e natura. Il libro vuole raccontare come ci si trova in questa dimensione e descrivere il passaggio dalla vita in una grande città come Londra o New York a un contesto non frenetico, dove le tempistiche si dilatano. Per me è stato salvifico". La presentazione del libro sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti.