MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, presentazione del libro ‘Puccini 100 anni’ di Maurizio Sessa

Il 28 marzo alle ore 18 da Dischi Fenice

La copertina del libro

La copertina del libro

Firenze, 21 marzo 2025 – Il 28 marzo alle ore 18 da Dischi Fenice (via Santa Reparata 8/b) ci sarà la presentazione del libro di Maurizio Sessa “Puccini 100 anni. Viaggio sentimentale da Lucca al mondo” (Edizioni Medicea). Silvia Venturi introdurrà l’incontro. Un compositore “stroncato”, per dirla con Giovanni Papini, dagli addetti ai lavori spesso e volentieri per partito preso, ma osannato senza condizioni e distinzioni di ceto, ieri come oggi, dalle platee di tutto il mondo. Un compositore “internazional-popolare”, il divo della porta accanto a Torre del Lago, che non volle scrivere la sua autobiografia, ma che lasciato un vasto e straordinario epistolario, in corso di pubblicazione, fra i più significativi e appassionanti. Giacomo Puccini a distanza di cento anni dalla sua morte – avvenuta a Bruxelles il 29 novembre 1924 – è musicista di tale complessità artistica ed esistenziale da non meritare più la condanna a interpretazioni aneddotiche della sua opera, contraddistinte da fascinosi e consolidati luoghi comuni che resistono persino alle ricerche documentate e approfondite. Questo e molto altro ancora è possibile leggere in “Puccini 100 anni. Viaggio sentimentale da Lucca al mondo” di Maurizio Sessa, pubblicato da Edizioni Medicea di Firenze, con prefazione di Gregorio Moppi. Un libro dal taglio divulgativo, ma attento ai migliori risultati della critica odierna e che si avvale di un corredo fotografico di circa 150 documenti che provengono dalla collezione dell'autore. Un'immersione nell'immaginario collettivo pucciniano da cui riemerge l'immagine del Maestro lucchese per alcuni aspetti sconosciuta e accattivante. E come se non bastasse, il libro di Sessa ci offre un Puccini due volte inedito grazie alla pubblicazione di una commemorazione inedita del compositore di Rito Selvaggi, sodale del poeta-soldato Gabriele d'Annunzio nell'Impresa di Fiume, fino ad oggi relegata nel dimenticatoio. Si tratta di una conferenza con accompagnamento musicale tenuta da Selvaggi in Svizzera nel maggio 1926, a un mese di distanza dall'esordio dell’incompiuta “Turandot” alla Scala di Milano con la bacchetta di Arturo Toscanini. Il centenario della morte di Puccini rappresenta quindi occasione per analisi scevre da pregiudizi. Maurizio Sessa – che ha al suo attivo i volumi “Andrò nelle Maremme. Puccini a caccia tra Bolgheri e Capalbio nelle lettere inedite a Giuseppe della Gherardesca e Piero Antinori” e “Aromatica Armonia. I Caffè di Giacomo Puccini” (entrambi editi da Pacini Fazzi di Lucca) – è il curatore della mostra “La Nazione di Puccini. Immagini, luoghi e suggestioni di un compositore di genio” inaugurata lo scorso 5 novembre a Roma, alla Camera dei Deputati, nella cornice di Palazzo Valdina, alla presenza del vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè, di Agnese Pini direttrice di Qn, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno e del Maestro Alberto Veronesi, presidente del Comitato nazionale Celebrazioni Pucciniane. Dopo l'allestimento capitolino, la mostra approda nei luoghi cari a Puccini per eccellenza, tra cui Lucca e Firenze.