MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, torna ‘A Jazz Supreme’ coi concerti di musicisti internazionali

Si parte il 4 ottobre, grande attesa per il concerto in prima assoluta di Elias Stemeseder e Thomas Morgan che lo registreranno in Sala Vanni e diventerà un disco

Simone Graziano, Francesco Ponticelli e Marco Frattini

Simone Graziano, Francesco Ponticelli e Marco Frattini

Firenze, 3 ottobre 2024 - La migliore scena jazzistica contemporanea torna a Firenze per l'ottava edizione di A Jazz Supreme, presentando sei tra i progetti più interessanti del panorama italiano e internazionale. Tutti i concerti si svolgono in Sala Vanni, fatta eccezione per l'appuntamento di chiusura, programmato al Museo dell'Opera del Duomo di Firenze nella Sala del Paradiso. Ogni concerto in Sala Vanni è introdotto dalle performance di giovanissimi musicisti jazz, fari luminosi sul futuro della scena italiana. La direzione artistica di A Jazz Supreme è affidata a Fernando Fanutti e a Simone Graziano. L’apertura, prevista per venerdì 4 ottobre ore 21:15, spetta al pianista, compositore e musicista elettronico Elias Stemeseder, vincitore del German Jazz Award 2023 come “Pianista dell’anno”, e al contrabbassista Thomas Morgan, nominato ai Grammy. I due si sono incontrati per la prima volta nel 2010 nel trio del batterista statunitense Jim Black. Con questa formazione, nel decennio successivo hanno tenuto innumerevoli concerti (compresa la data inaugurale dell’edizione 2020 di A Jazz Supreme) e hanno registrato album acclamati dalla critica per Winter&Winter e Intakt Records. Il loro sodalizio artistico si rinnova nel 2024 con un nuovo progetto in duo, che vede Stemeseder al pianoforte e al clavicembalo e Morgan al contrabasso. Il repertorio presenta brani di secoli e origini musicali diverse, che spaziano da Gesualdo Da Venosa (compositore italiano del 1500), melodie da spettacolo americane, melodie popolari austriache e originali in reinterpretazioni dai colori vivaci e dall’intimità cameristica. In apertura Esmeralda Sella, pianista classe 1997 di base a Siena, attualmente impegnata con il trio Magma, assieme a Federico Giolito al contrabbasso e Giovanni Nardiello alla batteria, e sulla sua carriera solista. È di giugno 2024 la registrazione di Ijo, disco di debutto in piano solo, nato dalla scoperta di ritmi, melodie e danze sacre provenienti dall’Africa e deportate attraverso gli schiavi in luoghi remoti e nascosti del mondo. Un lungo viaggio attraverso la conoscenza e l’abbraccio di un repertorio colmo di cultura, tradizione e sacralitá, espresso attraverso corpo, mani, voce e timbri sconosciuti. EMEM è un gruppo collettivo fondato nel 2024 dal pianista Simone Graziano, dal contrabbassista Francesco Ponticelli e dal batterista Marco Frattini, tre fra i musicisti jazz più attivi in Italia. Il trio nasce con l’idea di cercare un suono identitario caratterizzato dalla semplicità della forma, talvolta con brani che appiano come canzoni dal carattere radiofonico, talvolta con ritmi reiterati propri della tradizione minimalista. Aperti alla scrittura così come all’improvvisazione, il concerto previsto per venerdì 11 ottobre si muove in una direzione fortemente emotiva, volta a coinvolgere lo spettatore dentro le dinamiche musicali del trio. Ogni esibizione di EMEM è un vero e proprio viaggio sonoro, dove la complicità tra i musicisti e la loro capacità di comunicare emozioni attraverso la musica creano un’esperienza avvolgente e trascinante. In apertura Noemi Fiorucci & Davide Strangio con Alejandra, titolo del progetto a cui Noemi Fiorucci, cantante ed improvvisatrice, dedica i sui brani. É un viaggio accompagnato da testi preesistenti ed originali attraverso i quali si esplorano contenuti di natura surrealistica, direttamente collegati con il passato ed il presente, lavorando con “elementi di ombre interiori”, quali le paure, l’infanzia, la notte, i corpi. La musica spazia tra l’improvvisazione e la scrittura di natura pop-jazz. Ad accompagnare Noemi nella musica c’è il chitarrista Davide Strangio, capace di far immergere ed emergere i temi del progetto. Maurizio  Costanzo