MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, torna il festival culturale multidisciplinare Copula Mundi

Da Lumen dal 5 all’8 settembre la tre giorni per approfondire il tema della rigenerazione urbana nazionale ed europea

Lumen

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Firenze, 30 agosto 2024 - Performance di arte, musica, danza, talk, workshop e laboratori: dal 5 all’8 settembre Lumen organizza il festival culturale multidisciplinare Copula Mundi Venti Venti Quattro. Gratuito e itinerante, nasce come evoluzione del festival “Icchè ci vah ci vole”, con l’obiettivo di creare uno spazio per l'espressione di tutte le realtà giovanili emergenti del territorio, proponendo al pubblico un modo alternativo di vivere la cultura e la città, ricco di sperimentazione e contaminazioni. Attraverso il coordinamento di artisti, performer e attività interattive, il festival è un evento all'insegna della partecipazione sociale, fortemente legato al territorio: un nuovo scenario che possa portare nel futuro ad una visione differente di questi spazi, non come vuoti ma come aree ricche di potenziale e soprattutto di vita.

In collaborazione con Lattexplus, NUMA CREW, Arcigay, The Shade, Underdogs Srl, gruppi informali di giovani musicisti, Codesign Toscana, Criticity, Street Level Gallery e altre realtà locali, il progetto si propone di promuovere la diffusione del sapere, lo sviluppo di sperimentazioni artistiche e la costruzione di una rete culturale solida. Proponendo serate musicali, eventi culturali, assistenza legale e tecnica, supporto all'organizzazione di eventi e incontri strategici, Copula Mundi aspira a rimanere un punto di riferimento per l'innovazione sociale e culturale della città, con quella che si auspica essere la nuova edizione di un progetto pluriennale. La giornata inaugurale di Copula Mundi, giovedì 5 settembre, comincerà alle 18 con l’evento Come As You Are: l’estate Queer a Lumen celebra questo primo anno di collaborazioni con talk, spettacoli e musica all’insegna dell’inclusione organizzata e coordinata da Underdogs. Chiunque è invitato a partecipare nella forma che più lo rappresenta, proprio come Kurt Cobain cantava nel non troppo lontano 1992.

Butch Vig, produttore di “Nevermind”, disse riguardo “Come as you are”: “È una canzone sull’accettazione di sé e degli altri. Non importa quanto sei rovinato e strano, puoi essere te stesso ed essere accettato per quello che sei. Kurt canta la sua incapacità di nascondersi dietro alle convenzioni, e a quello che la società si aspetta da noi”. In contemporanea si svolgerà il laboratorio di cucitura tessile promosso da Sheep Italia e rivolto a persone di tutte le età per realizzare insieme i quadratini per il progetto "Coperte per senza dimora”: volontarie e volontari saranno a disposizione per insegnare a lavorare a maglia e a uncinetto, oltre che per raccontare le attività dell'associazione, il tutto arricchito da momenti di narrazione personale e incontro. Per tutta la durata del festival, gli spazi rigenerati di Lumen saranno ‘invasi’ da Echoes of Poetry, progetto sperimentale a cura di Emanuele Iavarone che unisce poesia e arte visiva in un dialogo creativo tra parole e immagini. L’allestimento di questa innovativa mostra espositiva è costituito da 17 poesie tradotte liberamente in illustrazioni da 17 diversi artisti e artiste provenienti da tutto il territorio nazionale. Parole e immagini saranno abbinate senza collegamenti diretti: il pubblico sarà invitato ad identificare le corrispondenze e a trovare le associazioni più significative. Questa interazione tra le opere ed i visitatori darà vita alla seconda parte del progetto di Iavarone: le combinazioni più o meno indovinate dal pubblico origineranno una nuova catena di creazioni artistiche, espandendo il progetto in una eco artistica dove scrittura e immagini dialogano all’infinito.

La musica avrà un ruolo centrale nei quattro giorni di Copula Mundi con ospiti nazionali ed internazionali: tra gli appuntamenti in evidenza, venerdì 6 le note accompagneranno il pubblico dalle 18 con Coco Djette, per proseguire con l’intrattenimento dei Jingo Biloba alle 19.30 tra balli e canti, fino alle esibizioni live di The Sopron, Rootsman Skunk e Scoop_y che anticiperanno la performance delle 23.00 di M13, alias Marco Chiaramonti, visual designer che accompagna i suoi lavori a musiche ibride che si ispirano alla scena base music ingles, tra ispirazione jungle, dubstep e hip-hop, e ai suoni più acidi provenienti dall’ambiente rave odierno, tra electro, footwork e techno. Chiude il terzo giorno di Cupola Mundi l’esibizione live di Numa Crew, collettivo di dj, produttori e MC pionieri della scena dubstep italiana, affiancati da Killa P, MC rinomato nel mondo grime e originario di Brixton, Regno Unito, che si esibisce regolarmente in festival e club come l’Outlook e il Fabric di Londra.

Sabato 7, dopo l’apertura di serata sempre a cura di Numa Crew, per l’evento Lattex è atteso Maurice Fulton,dj e produttore americano attualmente residente a Melbourne, icona della musica house a livello mondiale. La serata finale del festival avrà come protagonisti alle 21.00 Massimo Di Maggio & The Astrophonix, per un viaggio tra le note del r’n’r, psychobilly-core, NeoSurf-Rock e hardknocking swing, mentre alle 22.30 sarà la volta di Vocal Blue Trains, coro formato da 34 elementi tra vocalist e musicisti, fondato e diretto da Alessandro Gerini, vocalist italo-polacco, che animerà Lumen con il loro sound che unisce l’impronta corale del gospel e della polifonia tradizionale con i ritmi moderni della musica elettronica e ambiente house. I laboratori di venerdì e sabato, a cura di Paola Banchi e Michela Camilli, daranno l’opportunità a bambini ed adulti di avvicinarsi al mondo dello yoga. Il 6 settembre, alle 17.45, i più piccoli potranno scoprire questa disciplina attraverso il metodo Balyayoga®, dando libera espressione al movimento e alla creatività con colori e pittura, unendo alla pratica il divertimento.

Il 7 settembre, alle 18, si svolgerà una sessione dinamica di Ashtanga Vinyasa Yoga per adulti con una sequenza guidata. Domenica 8 settembre, alle ore 18, sarà la volta del laboratorio Kinomichi - l’arte del contatto, a cura di Gioia Di Biagio e Ivan Radicioni. Il Kinomichi è una forma d'arte simile all'Aïkido da cui deriva. I fondamenti di quest'arte si basano sulle nozioni di Ki (energia) Shin (cuore) Do (percorso). Questa disciplina sportiva non competitiva è adatta a tutti e si svolge utilizzando ecniche di spirali, contatto, unione e armonia. Maurizio Costanzo