MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, torna il festival di musica e spiritualità FilArmonia alla Certosa

Dall’8 al 29 settembre con prime nazionali e concerti inclusivi

Firenze, torna il festival di musica e spiritualità FilArmonia

Firenze, torna il festival di musica e spiritualità FilArmonia

Firenze, 1 settembre 2024 – Vibrano le piante, i cristalli e gli animi alla Certosa di Firenze: dall’8 al 29 settembre 2024 torna FilArmonia, festival di musica e spiritualità ideato e sviluppato da La Filharmonie, giovane orchestra internazionale e unico esempio di hub musicale under 35 in Toscana. Dieci date per indagare il tema dell’identità e delle radici dell’umanità, tra composizioni pensate per far suonare anche i vegetali, concerti al buio per immergersi nella dimensione delle persone cieche e un focus dedicato a Ildegarda di Bingen, mistica, santa e filosofa del Medioevo europeo, da esplorare anche attraverso inedite commistioni con l’elettronica. Diversi gli ospiti chiamati ad arricchire la terza edizione della rassegna: nel concerto di apertura, domenica 8 settembre, il Quartetto d’archi La Filharmonie eseguirà un repertorio dedicato alla natura, dall’Aurora di J. Haydn alle suggestive Summer Tunes di P. Vasks per arrivare, con la partecipazione della giovane e talentuosa soprano Valeria Matrosova, a Le ragioni di un prato di R. Perugini – compositore conosciuto per la sua capacità di mescolare pop, musica antica e nuovi linguaggi che vanta esecuzioni di proprie opere da parte di prestigiose istituzioni come la Biennale d’arte di Venezia e il Maggio Musicale Fiorentino - che sarà presente in sala. Martedì 10, invece, il pianista Alessio Ciprietti, selezionato nelle fasi finali del Montecatini International Piano Competition, sarà il protagonista di un concerto dedicato alla grandezza della tradizione musicale russa, dal significativo titolo “Speranza”. L’impegnativo programma comprende i 10 Preludi op. 23 di S. V. Rachmaninov e la Sonata N°6 op. 82 di S. S. Prokof’ev e vuole tenere aperto, nello spirito originario del festival FilArmonia, un dialogo con una cultura che a causa della guerra è oggi “sotto osservazione”. Tra le novità di quest’anno Viriditas, costola del festival principale, dedicato alla significativa figura di Ildegarda di Bingen, destinato ad ospitare gli eventi legati alla musica antica e alla sua presenza nella contemporaneità. Tra questi: il concerto di NicoNote alias artistico di Nicoletta Magalotti, italo-austriaca con base a Bologna e Rimini, performer, autrice, artista trasversale nota per la sua vocalità liquida tra i generi e i formati. Venerdì 13 settembre NicoNote, in collaborazione con l’etichetta fiorentina New Interplanetary Melodies, presenterà il suo ultimo album Regola in uscita pochi giorni dopo (il 26/09), con una performance dedicata alla mistica, santa e filosofa del Medioevo europeo, un rito sonoro coinvolgente, in cui risuona il mondo interiore, attraverso il respiro e l’ascolto immersivo tra elettronica, voce e spazio dello spirito. Un altro progetto discografico, Canzoneta, va! dell’ensemble Murmur Mori, è il cuore pulsante del quarto evento di FilArmonia 2024, domenica 15 settembre. Il gruppo, di recente formazione, è guidato da Silvia Kuro e Mirkò Virginio Volpe, che attraverso le loro ricerche e l’amore per la musica popolare, provano a ricostruire il suono della lirica italiana delle origini e della musica secolare del Medioevo in quella che chiamano “nuova musica antica”. Nelle loro esibizioni dal vivo non usano mai elettricità e amplificazione in una scelta non solo estetica ma determinata anche dal desiderio di offrire un ascolto più autentico. Martedì 17 settembre Marco Padovani, astrofisico e pianista, unisce le sue due vocazioni in un concerto che va dal buio alla luce ma anche, parallelamente alle tre fasi della via mistica tradizionale: purgazione, illuminazione, unificazione. In un crescendo di luminosità che, oltre a portare l’attenzione su un fenomeno propriamente fisico, servirà da primo momento di riflessione sul tema della cecità. Mercoledì 18, con “Fortissime”, Valentina Ciardelli al contrabbasso e Anna Astesano all’arpa daranno vita a un originalissimo tributo dedicato alla figura di G. Puccini nel centenario della morte. Fortissime è una proposta che si inserisce in un ampio progetto, sviluppato a partire dal 2020 in piena pandemia, sostenuto da numerosi partner nazionali e internazionali come la Fondazione Festival Pucciniano, la Fondazione Agnelli, la University of West London e gli Istituti Italiani di Cultura di Stuttgart e Washington DC, il cui scopo è quello di avvicinare le nuove generazioni al palco, alla musica dal vivo e al mondo operistico, adattando la poetica pucciniana al linguaggio moderno senza tradirne l’essenza. Per il ciclo ildegardiano del festival, il venerdì 20 si terrà in prima esecuzione assoluta, Stella Maris, di Julia Berger e del Gruppo Vocale - Strumentale LUX VIVENS: le antiche sonorità medievali saranno riproposte sotto forma di meditazione in musica in una nuova e toccante realizzazione, attraverso il connubio e l’inedita fusione della voce solista e delle 12 voci femminili in eco con le campane di cristallo di rocca, i cui armonici sono ampiamente utilizzati nella musicoterapia per stimolare un profondo stato di rilassamento e una disposizione interiore all’ascolto puro e incontaminato da altri pensieri. Un approccio che aiuta a scoprire la “Ecologia della Felicità”, al centro dell’incontro di giovedì 26. A condurre la conferenza, dedicata in particolare alle scuole, Stefano Bartolini, professore associato nel Dipartimento di Economia Politica e Statistica dell’Università di Siena, autore del “Manifesto per la Felicità” (Donzelli 2010), long-seller tradotto in 5 lingue, e di “Ecologia della Felicità” (Aboca 2021), punto di partenza per un dialogo sulle origini della felicità e la possibilità di conciliarla con la crescita economica. Parlando di radici non solo spirituali, venerdì 27 settembre Fabrizio Festa, compositore, direttore d’orchestra, music e sound designer, insieme a un gruppo di musicisti della Filharmonie, al suo ensemble MaterElettrica farà suonare anche alcune piante per un’esperienza musicale, ma anche scientifica di approfondimento di un punto di vista completamente altro: quello, per usare un’espressione coniata nel 1998 da Susanne Simard, del Wood-Wide-Web, l’intricato e interconnesso sistema di relazioni che unisce il mondo vegetale del nostro pianeta. A chiudere la rassegna domenica 29 settembre Notturno, concerto immerso nel buio della cripta eseguito dall’ensemble dei Sentieri Selvaggi: un’esperienza altamente immersiva e di grande impatto emotivo. Prosegue, infatti, il percorso di promozione dell’accessibilità in ambito culturale, avviato lo scorso anno con il coinvolgimento delle persone sorde, ampliando le attività quest’anno ai ciechi.