MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Firenze, Ugo de Vita legge le meditazioni di Paolo VI a San Miniato

Il 1 marzo alla presenza dell’Abate Bernardo, a ingresso libero

Padre Bernardo Gianni e Ugo De Vita

Padre Bernardo Gianni e Ugo De Vita

Firenze, 21 febbraio 2025 – All’Abbazia di San Miniato appuntamento con l’Abate Bernardo e Ugo De Vita, voce recitante, con una pagina indimenticabile di fede e testimonianza di Papa Paolo VI. Evento straordinario tra cultura e spiritualità quello si terrà a Firenze, seguito da molte emittenti radiofoniche cattoliche, sabato 1 marzo alle 16.30, a San Miniato.

Avrà protagonisti l’Abate Bernardo e Ugo De Vita, attore e regista tra i più apprezzati del panorama nazionale, nelle “Meditazioni sulla Morte” di Papa Paolo VI. L’Abate commenterà ed introdurrà il testo concepito negli ultimi mesi del Pontificato (1963-1978) da Papa Montini, il Papa voluto Beato da Benedetto XVI e Santo, il 14 ottobre 2024, da Papa Francesco. Montini, fu un Papa tra i più longevi della storia e seppe attraversare un ventennio difficile, si pensi al Vietnam e in Italia agli “anni di piombo”, che portarono al sequestro e l’assassinio di Aldo Moro. Pensieri sulla morte, questi di Papa Paolo VI, che commuovono ed esortano alla riflessione sul “senso intimo senso della esistenza umana e appunto del congedo alla vita, inteso come germoglio estremo di una “semina” e di luce salvifica sulla vicenda umana. Ugo De Vita ha svolto compito arduo di ridurre in versi la prosa, il testo gli è stato indicato per la sua complessità dall’abate Bernardo nel novembre scorso. Accanto a De Vita sarà l’attore fiorentino, Massimiliano Cardini, che, in piccoli ruoli è stato diretto da grandi maestri, da Sorrentino a Garrone, con De Vita è stato al Teatro della Pergola e al Teatro Niccolini. Ugo De Vita spiega che questo delle Meditazioni di Paolo VI è un grande “dono” che gli offre l’Abate.

“Il testo di Paolo VI - dice l’attore - è davvero un “campo di parole sconfinato dai contrasti vivissimi. Non vi si coglie la morte “temuta”, né l’ingenuo attaccamento alla vita terrena, vi è invece rivelazione feconda della “dell’oltre” e il bisogno del cristiano di eternità, nell’ascesa e l’abbraccio con il Padre Celeste.” De Vita ha concluso nel 2009-2010 gli studi in Escatologia con Padre Antonio Nitrola alla Università Gregoriana. Ricorda quegli anni come un passaggio di crescita. “Lavoravo a Roma presso Cinecittà entartainement, dividendomi tra teatro, formazione e televisione, ritmi frenetici e molta confusione, era il 2008, fu l’amico e maestro Mario Luzi, ad esortarmi ad approfondire i miei studi su questi temi; mi iscrissi a Teologia e ricordo l’esperienza, come una parentesi unica. Donai la mia tesina sull’Eucarestia a Don Ciotti. Ora c’è Firenze, la mia città di adozione e l’Abate Bernardo che è un grande “pastore”; per i suoi e i miei impegni tra didattica e teatro, ci vediamo poco ma c’è legame di stima e amicizia, questo appuntamento in Abbazia è un seme “gettato” alla Comunità ed alla città di Firenze. Vorrei che la Basilica fosse stracolma. Firenze non è città come le altre, si vive e si respira bellezza. Non è solo città d’arte, la storia qui è patrimonio di ciascuno e giustamente il fiorentino ne è orgoglioso.”

Appuntamento alla Abbazia di San Miniato il 1 marzo alle 16.30 per questi quaranta minuti di fede e poesia, in un ideale abbraccio con la gente, nel ricordo di sua Santità Papa Paolo VI. Ingresso libero e gratuito fino alla massima capienza consentita in Basilica. Maurizio Costanzo