GIULIO ARONICA
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Florence Queer Festival: il salto collettivo verso il futuro

L'associazione Ireos presieduta da Sofia Carandini presenta con il sostegno di Fondazione Sistema Toscana la 22esima edizione della rassegna LGBTQIA+ diretta da Barbara Caponi e Elena Magini, in programma dal 27 novembre al 1 dicembre al Cinema La Compagnia.

Florence Queer Festival 2024

Florence Queer Festival 2024

Firenze, 21 novembre 2024 - Ricordare, condividere, rivendicare. Perché la memoria collettiva può riscrivere il presente e aiutare ad immaginare un futuro diverso. Dove la lotta agli stereotipi, i pregiudizi e la violenza di genere non sia solo vago auspicio, ma patrimonio inestimabile dell'intera comunità. Per questo il Florence Queer Festival è un'esperienza unica e preziosa, che si rinnova ogni anno grazie alla tenacia militante di Sofia Carandini, presidente dell'associazione Ireos, le idee, le competenze e la professionalità delle direttrici artistiche Barbara Caponi e Elena Magini, e il sostegno convinto di Fondazione Sistema Toscana e Comune di Firenze.

La ventiduesima edizione - in programma dal 27 novembre al 1 dicembre al Cinema La Compagnia nell'ambito della "50 giorni di Cinema a Firenze" - presenta cinque giorni di proiezioni ed eventi speciali, con ventitré titoli tra film, documentari e cortometraggi che raccontano le molteplici sfumature del mondo queer intrecciando memoria storica e attualità. La lotta all'HIV, la ricerca della propria identità, la famiglia e la gioia di vivere la sessualità in modo libero, sono i temi centrali della rassegna, che coincide con ricorrenze fondamentali per la comunità LGBTQIA+: il Trans Day Remembrance, la Giornata Internazionale contro la violenze sulle donne, e la Giornata mondiale contro l'AIDS. 

Anticipata dalla presentazione del volume "Sierocoinvolte. La rivoluzione sessuale riparte dall'HIV" del collettivo Conigli Bianchi e PrEP Italia, che domenica 24 ripercorrono quarant'anni di storia dell'HIV tra malattia e sierofobia, l'apertura ufficiale del festival è prevista mercoledì prossimo con la prima nazionale del film in concorso a Cannes 2024 "Vivre, mourir, renaitre", alla presenza del regista Gael Morel. La proiezione è preceduta dal monologo dell'attivista, autrice e performer Daphne Bohemien, che rifletterà sull'autodeterminazione dei corpi, lo stigma sociale e l'attivismo transfemminista. 

Domenica 1 dicembre l'ospite d'onore sarà invece Markus Stein, recentemente alla Berlinale con il documentario "Baldiga - Unlocked heart", che ricostruisce attraverso diari, poesie, immagini e ricordi dei suoi compagni la vita dell'artista e attivista Jurgen Baldiga, fotografo queer della Berlino anni Ottanta. Il closing di questa edizione è dedicato alla questione palestinese e al genocidio in corso a Gaza, con la proiezione dell'opera surreale e grottesca di John Greyson "Photo booth".

Tra le produzioni italiane, spazio a "Io non sono nessuno", biopic di Geraldine Ottier - presente in sala - sulla storia vera di Mariasilvia Spolata, prima donna a fare coming out in Italia; il ritratto di "Quir", negozio simbolo della comunità LGBTQIA+ palermitana, firmato da Nicola Bellucci, ospite della rassegna con tutto il cast; ed infine la battaglia di Valentina Perrillo, prima atleta transgender paraolimpica italiana, protagonista del documentario "5 nanomoli", diretto da Elisa Mereghetti e Marco Mensa.

Numerose infine anche le collaborazioni con le realtà del territorio fiorentino, tra conferme consolidate - come il legame con lo IED Firenze, che ha realizzato l'identità visiva di questa edizione - nuovi partner - dall'Accademia di Belle Arti per il design dei premi all'Istituto Europeo di Firenze per il focus su "Baldiga" - e sinergie rafforzate con Nosotras, COSPE, Famiglie Arcobaleno, Casa delle Donne e New York University.