GIULIO ARONICA
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Ghiberti, Verrocchio, Giambologna: tre maestri al Museo del Bargello

Da Orsanmichele arrivano al Museo del Bargello fino al 4 settembre tre capolavori della statuaria bronzea rinascimentale.

Le tre statue in mostra

Firenze, 4 aprile 2023 - E' la Santa Trinità della scultorea rinascimentale, e il Museo del Bargello offre al pubblico la possibilità di ammirarla: in occasione dei lavori di restauro che coinvolgono il complesso monumentale di Orsanmichele, l'antica sede del Palazzo del Podestà ospita fino al 4 settembre tre capolavori dei maestri fiorentini del Quattrocento: il San Giovanni Battista di Lorenzo Ghiberti, l'Incredulità di san Tommaso di Andrea Del Verrocchio e il San Luca del Giambologna.

La mostra, realizzata in collaborazione con la Firenze Musei, l'Opificio delle Pietre Dure e l'allestimento a cura dell'Opera Laboratori diretto da Pietro Alongi, presenta opere che provengono dalle edicole situate sulla facciata orientale di Via de' Calzaiuoli: il San Giovanni Battista, prima statua monumentale del Rinascimento, dal tabernacolo dell'Arte di Calimala, il San Luca, che per la prima volta lascia il Palazzo di Orsanmichele, venne commissionato dall'Arte dei Giudici e dei Notai, mentre il gruppo verrocchiesco dell'Incredulità, allestito su una nicchia sopraelevata ad una altezza prossima a quella del tabernacolo originale, rappresenta l'Università della Mercanzia

"L'obiettivo dell'esposizione non è solo quello di rendere visibili tre statue che scandiscono passaggi fondamentali del Rinascimento fiorentino - sottolinea la direttrice dei Musei del Bargello Paola D'Agostino - La volontà è quella di creare un ponte di collegamento con le collezioni dei Musei del Bargello, che mostrano l'egemonia della scultura fiorentina in bronzo dal Quattrocento sino all'inizio del Seicento".

Nel percorso espositivo, sono state predisposte specifiche didascalie per individuare le opere che possono essere messe in dialogo con gli ospiti "illustri" della mostra: dal San Giorgio di Donatello, scolpito per il tabernacolo dell'Arte dei Corazzai e degli Spadai, e trasferito nel  1891 da Orsanmichele al Museo del Bargello, al San Luca di Niccolò di Pietro Lamberti, collocato un tempo nella nicchia dell'Arte de' Giudici e dei Notai, e sostituita nel 1602 proprio dal bronzo del Giambologna, fino al busto marmoreo di Pietro de' Medici di Mino da Fiesole, uno dei cinque operai che commissionarono al Verrocchio il gruppo dell'Incredulità.