Firenze, 4 febbraio 2025 – Oggi pomeriggio alle 18.30, la Sala Storica Dino Campana della Biblioteca delle Oblate ospiterà la presentazione di “Patrilineare. Una storia di fantasmi”, romanzo d’esordio di Enrico Fink, compositore, cantante e autore teatrale, che riceve la Menzione speciale alla XXXVII edizione del Premio Calvino. L’incontro si inserisce nell’VIII edizione della rassegna “Identities. Leggere il contemporaneo”, promossa dall’Associazione culturale La Nottola di Minerva, con il contributo del Comune di Firenze e della Fondazione CR Firenze, in collaborazione con Tram di Firenze S.p.A., Regione Toscana, Rete Toscana Ebraica e Feltrinelli Librerie. Ad aprire l’evento i saluti istituzionali dell’assessora alla Cultura della Memoria Benedetta Albanese, di Tiziana Mori, delle Biblioteche Comunali Fiorentine e di Oliva Scaramuzzi, vicepresidente della Fondazione CRF. A seguire, Enrico Fink dialogherà con lo scrittore Giorgio van Straten, mentre Ottavia Piccolo darà voce a brani scelti del romanzo attraverso letture che si preannunciano particolarmente suggestive. Le sonorizzazioni live saranno curate dallo stesso Enrico Fink e dal musicista Massimo Ferri. “Patrilineare. Una storia di fantasmi” accompagna il lettore alla scoperta delle famiglie Fink e Bassani, soffermandosi sull’eredità dell’Olocausto, sulla memoria storica e sul senso di appartenenza. Il giovane Elias, protagonista del romanzo, intraprende un percorso che lo porta a riconsiderare le proprie radici ebraiche dopo la morte della nonna. Muovendosi tra passato e presente, si confronta con le vicissitudini del suo lignaggio e con la deportazione ad Auschwitz, in una narrazione che intreccia il racconto intimo e la prospettiva universale delle grandi tragedie del Novecento. Il romanzo si distingue per una scrittura complessa e articolata, caratterizzata da salti temporali e flashback, che riflettono la frammentazione della memoria e la necessità di ricostruire un’identità. Gli episodi drammatici, tra cui la perdita e il dolore, sono spesso bilanciati da momenti di autoironia e da situazioni vicine alla commedia, in un continuo alternarsi di registri narrativi che rispecchiano la complessità dell’esistenza. Fink, nato a Firenze nel 1969 e figlio del celebre critico Guido Fink, ha deciso di abbandonare gli studi di Fisica per dedicarsi alla musica e alla promozione della tradizione ebraica italiana. Con “Patrilineare”, mette in luce la forza delle nostre radici familiari e il significato profondo di ogni eredità culturale.
Cosa FareIdentità e memoria: Enrico Fink presenta il suo romanzo alla Biblioteca delle Oblate