CATERINA CECCUTI
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Cosa Fare

Il Rotary si mobilita per l’autismo: sport come leva d’inclusione

Mercoledì prossimo a Firenze il convegno internazionale per approfondire il ruolo dell’attività fisica nello sviluppo e nella piena partecipazione sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico

La locandina dell'iniziativa

La locandina dell'iniziativa

Firenze, 28 marzo 2025 – In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, promossa dall’Onu, Firenze diventa teatro di un importante appuntamento dedicato a un tema quanto mai cruciale: la capacità dello sport di favorire l’inclusione e il benessere psicofisico delle persone con autismo. Mercoledì 2 aprile, all’AC Hotel Firenze (via Bausi 5), si terrà il convegno “Autismo, sport, inclusione”, organizzato dai tre Rotary Club Firenze Nord, Bisenzio Le Signe e Firenze Ovest, nell’ambito dell’area di intervento del Rotary International dedicata alla salute materna e infantile. “La scelta della data non è casuale – spiegano gli organizzatori -. Da ormai diversi anni, il 2 aprile costituisce un’occasione di riflessione e sensibilizzazione a livello internazionale, alla luce dei dati diffusi dal Ministero della Salute: in Italia circa un bambino su 77, tra i 7 e i 9 anni, presenta un disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza nei maschi quasi quattro volte superiore rispetto alle femmine. Una realtà che coinvolge migliaia di famiglie, spesso costrette a fronteggiare difficoltà quotidiane nel silenzio domestico.” Obiettivo dichiarato dell’incontro è fare il punto su strategie e buone pratiche per trasformare la diversità in risorsa, superando pregiudizi e ostacoli culturali. In questa direzione di grande importanza è il ruolo che lo sport può svolgere nel promuovere non solo il benessere fisico, ma anche lo sviluppo cognitivo e relazionale di bambine, bambini e giovani adulti con autismo. Tra i relatori dell’incontro spiccano figure di rilevanza internazionale, come la psichiatra e fisiologa Catherine Barthélémy, professore emerito all’Università François Rabelais di Tours e Presidente dell’Accademia Nazionale Francese di Medicina, e il professor Giuseppe Cossu, già ordinario di Neuropsichiatria infantile presso l’Università di Parma e oggi direttore dell’Unità di neuroriabilitazione cognitiva del bambino presso il Centro Medico di Foniatria di Padova. Al loro fianco prenderanno la parola genitori, professionisti sanitari, esperti del mondo sportivo e rappresentanti delle istituzioni, ciascuno con il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze. “Questo convegno – sottolineano i promotori – si propone di approfondire le connessioni tra autismo, sistema motorio e inclusione sociale, promuovendo un dialogo interdisciplinare tra professionisti sanitari, educativi e sportivi. L’obiettivo è dimostrare come lo sport, oltre a supportare lo sviluppo neurofunzionale, rappresenti una leva per l’inclusione autentica, capace di abbattere pregiudizi e creare una cultura del rispetto reciproco”. Il convegno, aperto al pubblico, prenderà il via alle 9 del mattino. Il programma dettagliato e la possibilità di prenotarsi gratuitamente sono disponibili sul sito www.rotaryfirenzenord.org. Un appuntamento, dunque, che intende offrire un contributo concreto al dialogo sulla diversità, con la speranza che un giorno non ci si fermi più a parlare di “limiti”, ma di risorse e di opportunità di crescita comune. Caterina Ceccuti