
Campi, Emma Dante porta in scena ‘Il tango delle capinere’
Firenze, 12 aprile 2025 – Emma Dante arriva al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio con il suo “Il tango delle capinere”, spettacolo poetico, carnale e struggente che racconta una lunga storia d’amore attraverso la danza dei corpi, la musica popolare e il potere evocativo degli oggetti quotidiani: appuntamento mercoledì 16 aprile ore 21 con lo spettacolo scritto e diretto dalla regista siciliana e interpretato da Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, una coproduzione Teatro Biondo Palermo, ERT – Emilia Romagna Teatro Nazionale, Teatro di Roma, Camezzeria, Théâtre des 13 vents – Centre dramatique national Montpellier, MA scène nationale – Pays de Montbéliard, in collaborazione con Sud Costa Occidentale. Inoltre, giovedì 17 aprile ore 18.30 all’interno della rassegna Ca.Ra. – Libri di Stagione, Valerio Aiolli presenta il romanzo Portofino blues (Voland, 2025), ispirato alla misteriosa scomparsa della contessa Francesca Vacca Agusta.
Un noir contemporaneo che ricostruisce uno dei casi più discussi del nostro tempo, intrecciando cronaca, società e costume. A dialogare con l’autore sarà Ilaria Tagliaferri, direttrice della rivista LiBeR. E ancora, venerdì 18 aprile ore 21 la replica di “Quello che rimane – 1945-2025”, testo di Tommaso Santi, regia di Massimo Bonechi, con Andrea Bacci, un racconto intimo e potente su una famiglia segnata dalla guerra, tra memoria collettiva e dolore privato. Uno spettacolo frutto di un accurato lavoro di ricerca e raccolta di testimonianze legate alla Seconda Guerra Mondiale e alla Liberazione, che sarà replicato anche venerdì 25 aprile.
“Il tango delle capinere” è la storia di due anziani, un uomo e una donna, che riaccendono il ricordo della loro giovinezza e della vita condivisa, attraverso un viaggio nella memoria che si muove tra oggetti, musiche e movimenti del corpo. Le luci sono di Cristian Zucaro, l’assistenza alla regia è affidata a Daniela Mangiacavallo, l’organizzazione a Daniela Gusmano e il tecnico in tournée è Marco D'Amelio. Lo spettacolo è una coproduzione Attraverso le voci di Morandi, Mina, Nilla Pizzi, Tenco, Rita Pavone, Vianello e De Gregori, lo spettacolo costruisce un mosaico sonoro dell’Italia del Dopoguerra, mentre gli oggetti scenici diventano strumenti narrativi. Emma Dante mette in scena un amore semplice, quotidiano e pieno, capace di farsi eterno. Un piccolo capolavoro di delicatezza e intensità, nel solco del suo teatro arcaico e rituale.