Barbara Berti
Cosa Fare

Il professor Vincenzo Schettini: “A teatro una lezione futuristica. La fisica sarà ancora più pop”

Firenze, al Teatro Cartiere Carrara venerdì sera va in scena lo spettacolo del docente più amato del web. L’artista: “Tanti esperimenti coinvolgendo il pubblico in sala ma anche una riflessione sulla vita”

Vincenzo Schettini, venerdì 10 gennaio sarà al Teatro Cartiere Carrara di Firenze con il suo one man show ispirato al libro ’La fisica che ci piace’

Vincenzo Schettini, venerdì 10 gennaio sarà al Teatro Cartiere Carrara di Firenze con il suo one man show ispirato al libro ’La fisica che ci piace’

Firenze, 7 gennaio 2025 – “È una lezione scolastica del futuro, un nuovo modo di insegnare”. Così Vincenzo Schettini, il professore più famoso del web definisce il suo spettacolo teatrale ’La fisica che ci piace’ che arriva al Teatro Cartiere Carrara venerdì sera (ore 21). “Non vedo l’ora di tornare a Firenze, ci sono stato a maggio, è stato fantastico” dice l’istrionico prof che oggi tornerà anche a scuola.

Le vacanze sono finite, stamani suona la campanella...

“Sì, torno in classe. Insegno ai ragazzi del biennio dell’istituto Luigi dell’Erba di Castellana Grotte, a Bari. È una bella realtà, abbiamo una preside veramente in gamba”.

Come si è regolato con i compiti per le vacanze?

“Fare i compiti educa al senso del dovere. Non giudico chi ne dà tanti, ognuno ha il suo metodo. Per le vacanze o per la lezione della settimana successiva assegno sempre le stesse due o tre pagine con relativi esercizi, sta ai ragazzi organizzarsi”.

Come riesce a appassionare gli studenti a una materia ’ostica’ come la fisica?

“Paradossalmente è più facile di altre materie perché con la fisica si può giocare in maniera visiva. Per esempio, quando tratto i moti della fisica, io mi muovo tra i banchi, cado a terra, saltello. È in quell’attimo che si aggancia l’attenzione degli studenti. Poi la fantasia e l’entusiasmo permettono di connettermi con loro”.

Li appassiona?

“In primis li faccio studiare. Dal 2017, quando ho aperto il mio canale YouTube ogni settimana carico una lezione, avrà quasi 200 milioni di visualizzazioni. Ma la cosa che più mi fa piacere è che tanti ragazzi mi scrivono per dirmi che grazie alla mia spiegazione hanno preso dei bei voti. Questo significa che hanno studiato. Sapere, poi, che tanti colleghi utilizzano i miei video per completare la lezione mi riempie d’orgoglio e mi conferma che nel mondo della scuola è in atto un cambiamento, spinto proprio da chi la scuola la conosce davvero”.

Lei che studente è stato?

“Metodico e attento. Cercavo di ottimizzare al massimo le lezioni in classe perché poi il pomeriggio frequentavo il conservatorio, mi sono diplomato in violino”.

Il libro ’La fisica che ci piace’ è diventato in poco tempo un best seller, ma è vero che la professoressa d’italiano le diceva che non sapeva scrivere?

“Alle elementari e medie in italiano andavo così e così. Il cambiamento c’è stato alle superiori – ho frequentato il liceo scientifico – tanto che all’esame di maturità ho fatto il tema sulla matematica e la poesia che è stato segnalato al Ministero. Le materie più ostiche? Il latino, durante il biennio, perché faticavo a capirlo, e educazione artistica. Arrivavo appena al cinque, eppure mia mamma insegnava proprio questa materia”.

La fisica come si racconta in teatro?

“Lo spettacolo è diviso in tanti capitoli, ovvero lezioni di fisica dove non mancano momenti dedicati agli esperimenti coinvolgendo il pubblico. Mi piace definirlo una passeggiata nel mondo della fisica che ’nasconde’ anche una riflessione sulla vita. È uno show dove metto tutta la mia vena creativa”.

Tornerà anche in tv con la ’sua’ fisica?

“Spero di sì. Le prime due edizioni sono andate molto bene. Credo che, come per la scuola, anche nel mondo della tv sia in atto in cambiamento, la conoscenza e la divulgazione stanno piano piano conquistando spazio nei palinsesti”.

Progetti per il 2025?

“In cantiere ne ho tanti, non sto mai fermo e voglio portare la fisica in nuovi ambiti. Ma ancora è tutto top secret. Posso soltanto dire che a breve, sul mio canale YouTube lancerò un nuovo format, ’La fisica di sera’, a cui sto lavorando con un gruppo di ragazzi giovanissimi per creare lezioni ancora più pop”.