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Firenze, a fine agosto nuovi itinerari serali alla scoperta di tradizioni e curiosità

Il primo appuntamento il 22 agosto con ‘Le buchette del vino di Firenze’

Buchette del vino

Buchette del vino

Firenze, 19 agosto 2024 — Scoprire la storia e le tradizioni di Firenze attraverso itinerari fuori dal comune e luoghi “insospettabili”. L’invito arriva da EnjoyFirenze, la rassegna culturale di Cooperativa Archeologia, che nel mese di agosto propone due itinerari alla scoperta di curiosità ed angoli nascosti, senza dimenticare i grandi classici. Il primo appuntamento è in programma giovedì 22 agosto alle ore 19 con “Le buchette del vino di Firenze”, percorso alla ricerca di quelle curiose piccole aperture che si trovano sulle facciate di molti palazzi nobiliari del centro storico, chiamate appunto “buchette del vino”. La loro storia risale al '500, quando i mercanti fiorentini, subendo la concorrenza dei Paesi del nord Europa nel mercato della vendita dei tessuti, iniziarono a convertire le proprie attività nella produzione di vino, venduto poi direttamente in strada attraverso queste piccole porticine ed evitando così l'intermediazione di osti e vinai. Le buchette del vino ebbero successo a seguito dell’epidemia di peste del 1630, proprio perché riducevano al minimo il contatto tra venditore e acquirente limitando il rischio di contagio. Non a caso nel 2020, con lo scoppio della pandemia di Covid-19, queste caratteristiche finestrelle sono tornate in auge: ristoratori e baristi hanno scelto infatti di utilizzarle per servire ai clienti calici di vino, spritz, birre e gelati in modo sicuro. A fine tour sarà possibile gustare un bicchiere direttamente dalla buchetta di Babae, in via Santo Spirito. Il secondo appuntamento è in programma venerdì 30 agosto (ore 20,30) per la bellissima visita serale al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, considerato tra i più belli tra quelli meno famosi di Firenze. È infatti il riflesso della vita e delle vicende della secolare attività dell’Opificio delle Pietre Dure, istituito dal Granduca Ferdinando I come manifattura di opere in commesso fiorentino di pietre dure, per la realizzazione delle decorazioni della Cappella dei Principi in San Lorenzo. Nelle sue sale sono raccolti esemplari rimasti nei laboratori di produzione come opere incompiute, di grande suggestione e finezza, che delineano un percorso storico che va dal 1500 al 1800. Una sezione è dedicata alle tecniche di lavorazione: dal ricco campionario lapideo, ai banchi da lavoro, agli strumenti, fino alla esemplificazione didattica di alcune fasi di produzione di tarsie e di intagli. Si può in tal modo ripercorrere il processo completo, dall’ideazione all’opera finita, e scoprire i meccanismi più intimi di un affascinante episodio di storia artistica fiorentina. Gli appuntamenti sono a pagamento e su prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 o a [email protected].