Firenze, 21 novembre 2024 - “Tutte le. mattine, tante persone si recavano in campagna senza arnesi ma con grosse razioni di cibo negli involti. Quelle persone erano i vivandieri di carbonai, asciaioli e segantini, sparsi: un po' dappertutto sui monti vicini. Ma il comandante non lo sapeva e non volle saperlo. Convinto che quel cibo fosso destinato ai briganti della zona, adottò per i paesani un’altra misura restrittiva. Ordinò ai soldati di guardia al primo portale di perquisire i passanti, per accertarsi che non portassero pistole e per sequestrare gli involti che contenevano molto cibo. Tante precauzioni, tanti ordini per conseguire alla fine solo risultati non voluti: l'assembramento di gente esasperata prima sotto la caserma e poi in piazza, che finì con l’incendio al municipio”... E' così lontano il brigantaggio, un concetto masticato come fenomeno del dopo unità d'Italia, derubricato per l'appunto a qualcosa di simile ai malviventi. Sì, i briganti in parte lo diventarono, ma per essere più di diecimila dovevano rappresentare qualcos'altro. Tra di loro vi erano anche “brigantesse”, alcune ritratte in qualche foto ben ingiallita con fucile e sigaretta in bocca. Venerdì 22 novembre 2024, alle 17, nella Sala Pergola della Facoltà di Lettere, in via della Pergola 60, un convegno intende gettare luce sulla materia: Questione Meridionale: il ruolo delle donne nel brigantaggio, organizzato e coordinato dallo scrittore e giornalista Giancarlo Passarella e dalla Professoressa Barbara Innocenti, docente di Letteratura Francese presso l’Università di Firenze. “Intendiamo riflettere sul fenomeno del brigantaggio nelle regioni del Sud Italia postunitario – spiegano gli organizzatori - con particolare riferimento al ruolo delle donne, che pure in questo ambito, come nella generalità delle ricerche storiche, sono state a lungo relegate sullo sfondo, e con storie mai approfondite”. Fra i relatori Valentino Romano, autore del libro Filomena, la Regina delle Selve, edito da Carocci, dedicato alla brigantessa Filomena Pennacchio, scomparsa a Torino nel 1915. Con Romano interverranno Armando Niccolai, presidente della mazziniana Fratellanza Artigiana d’Italia, Alessandro Pratesi, studioso di storia dei Servizi postali e della comunicazione, e Vincenzo Scalia, professore associato di Sociologia della devianza.
Michele Brancale