REDAZIONE FIRENZE

La danza secondo Little Phil: ad Arezzo arriva una star dell’hip hop internazionale

Appuntamento a La Maison della Danza

Little Phil è molto popolare anche in Italia grazie ad Academy

Little Phil è molto popolare anche in Italia grazie ad Academy

Arezzo, 20 febbraio 2025 – “L’hip hop è una cultura, un modo di essere, un modo di vivere. Sei hip hop ogni giorno, ti alzi con l’hip hop, vai a dormire con l’hip hop, fai la doccia con l’hip hop. Hip hop è abbigliamento e mentalità. L’hip hop è una cultura arrivata dalla strada, nata negli Stati Uniti.

Attraverso questa cultura è stato possibile trasformare le energie negative dei giovani violenti in energie positive e creative, provando a mettere tutta la rabbia nella musica trasformandola in danza, in graffiti.

Street dancers che hanno imparato a guadagnarsi il rispetto con la danza. È questo che ha reso l’hip hop così famoso”.

Little Phil è un fiume in piena. Parlare della cultura hip hop lo rende felice; del resto, la sua creatività e le sue performance esplosive lo hanno portato ad essere riconosciuto come uno dei più grandi talenti dell’Hip Hop moderno a livello mondiale e a lavorare con alcune della più celebri star quali Mariah Carey, Britney Spears, Backstreet Boys e Justin Timberlake.

Un ballerine hip hop come vive il rapporto con il mondo della danza?

“I ballerini di hip hop hanno molto rispetto per ogni stile di danza e spesso utilizzano contaminazioni tra vari generi, ad esempio elementi di danze latino-americane, di flamenco e di moltissimi altri stili.

Conosco anche molti ballerini di hip hop che hanno una base di danza classica o di modern jazz. Ho tanto rispetto per le altre forme di danza, talvolta però le altre danze non hanno lo stesso rispetto per l’hip hop.

Il perché non lo so, immagino ciò accada perché la nostra è una cultura che viene dalla strada, non è una cultura che nasce in teatro o nelle accademie e pertanto molte persone pensano che sia un tipo di danza senza disciplina, senza regole. Ma non è così, l’hip hop è una danza che coinvolge tanti aspetti”.

Little Phil è molto popolare anche in Italia grazie ad Academy dove a fianco di Raffaele Paganini e Luciana Savignano, ha fatto parte della giuria del programma televisivo di Rai2. Ha partecipato spesso anche ad Amici in qualità di giudice impegnato a valutare le performance degli allievi del Talent condotto da Maria de Filippi. È schietto, empatico e carismatico.

Un vero e proprio mito per i giovani appassionati di Hip Hop. E che cosa aggiungere a proposito del movimento hip hop nel nostro Paese. “Ci sono tanti ballerini in Italia, alcuni davvero molto bravi. I ragazzi però non devono avvicinarsi all’hip hop per moda. Ripeto, l’hip hop è innanzitutto cultura. In Italia è stato raggiunto un ottimo livello e penso a Kris che ha fatto Amici, a Luigi Swan, ad un gruppo che si chiama Break the Funk.

E ancora a Dennis Di Pasqua e poi Maurizio Cannavo’, detto The Next One, che è stato un pioniere di questo genere in Italia”. Il talento ha permesso a Little Phil di acquisire notevoli capacità tecniche e fisiche, sviluppando uno stile unico ed emergendo nel panorama mondiale.

Ha lavorato con i grandi nomi della scena dell’Hip Hop americano, come Crazy Legs, Ken Swift, Keith Williams, Jamal e Poppin Prince. È molto legato a Eddie Morales e Marty Kudelka, suoi amici e guru della street dance mondiale, con cui collabora stabilmente.

Ma quale messaggio trasmette oggi l’hip hop?

“Di sicuro un messaggio positivo sia nella danza che nella musica. Andare avanti per la propria strada con determinazione e volontà. Portare rispetto. Sentirsi liberi di vestire come preferiamo, non giudicare per non essere giudicati. Andare sempre oltre le apparenze. Essere gentili, educati, amare il dialogo.

Connettersi con gli altri. Il rispetto è una cosa molto importante”.

Little Phil ama l’Italia che considera un paese bellissimo con tante cose buone da mangiare, tanti talenti e tante bravissime persone. Adora il mare, le spiagge, l’amicizia e i negozi di Gucci.

Che tipo di preparazione tecnica ci vuole per ballare hip hop?

“Nell’hip hop ci sono diverse tecniche: Popping, Locking, Breaking. Il Popping è uno stile basato sulla tecnica di contrazione muscolare; il Locking si basa sull’abbinamento di movimenti distinti con movimenti veloci delle braccia e movimenti fluidi e molleggiati delle gambe. Poi c’è il B-Boying, che è la danza a terra, e la House Dance.

Come la danza classica, richiede tanto stretching, tanto allenamento per i muscoli. Esercizi ogni giorno e la volontà di imparare. Acquisire la tecnica dà la possibilità di sentirsi sicuri di sé”.

Little Phil è molto timido. Attraverso il suo lavoro, la danza, prova a nascondere questa sua timidezza. La televisione, essere famoso e salire su grandi palcoscenici non lo ha cambiato.

Ha fame di lavoro ed ama la sua famiglia. Ha sofferto tanto quando era piccolo e non può permettermi di soffrire ancora. Per questo vive intensamente ogni giorno, per star bene e per far star bene le persone accanto a lui.

Appuntamento a La Maison della Danza di Arezzo in via Bernardo Tanucci, 24 domenica 2 marzo con due straordinarie masterclass: una per la fascia di età 10–14 anni (intermedio) e l’altra per over 14 (avanzato). Sta per arrivare tutta l’energia di LITTLE PHIL.