CATERINA CECCUTI
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La famiglia Wingfield e i suoi sogni fragili: “Lo zoo di vetro” sbarca a Firenze

Tennessee Williams sul palco della Pergola dall’11 al 16 febbraio, portato in scena da Mariangela D’Abbraccio sotto la direzione di Pier Luigi Pizzi

Un momento dello spettacolo

Un momento dello spettacolo

Firenze, 6 febbraio 2025 – Dal capolavoro di Tennessee Williams prende vita un dramma familiare che mette in scena sogni, paure, sentimenti, rimorsi, oppressione e illusioni. È “Lo zoo di vetro”, in programma al Teatro della Pergola dall’11 al 16 febbraio, con Mariangela D’Abbraccio protagonista e Pier Luigi Pizzi alla regia, scene e costumi. L’opera, che traduce e restituisce l’intensità del testo firmato dallo scrittore americano, vede sul palco anche Gabriele Anagni, Elisabetta Mirra e Pavel Zelinskiy, con musiche originali di Stefano Mainetti e luci curate da Pietro Sperduti. La vicenda racconta la vita della famiglia Wingfield, composta dalla madre Amanda (Mariangela D’Abbraccio) e dai suoi due figli, Tom (Gabriele Anagni) e Laura (Elisabetta Mirra). Siamo alla fine degli anni Trenta, e il desiderio di Amanda di costruire per i ragazzi un futuro sereno si scontra con la fragilità di Laura, resa timida e schiva da una malattia che la costringe a zoppicare, e con le aspirazioni artistiche di Tom, che sogna una carriera da poeta ma è costretto a lavorare in fabbrica per mantenere la famiglia. I ruoli, talvolta, sembrano invertirsi, con la madre che avanza pretese e i figli che si dibattono tra speranze e disillusioni. Laura, con la sua raccolta di animaletti di vetro, è simbolo di una fragilità delicata e potente, e Tom rincorre la poesia recandosi spesso di notte al cinema, scatenando l’ansia di Amanda, che vede in lui il riflesso di un marito scomparso e teme possa cedere all’alcol. Il pubblico potrà immergersi in una storia densa di passione e nostalgia che, pur essendo ambientata in un tempo lontano, parla con sorprendente attualità alle sensibilità contemporanee. “Lo zoo di vetro” tocca nel profondo e ci invita a riflettere sul significato di inseguire la propria vocazione, in equilibrio precario fra la realtà e il desiderio di credere in un futuro migliore. Lo spettacolo, della durata di un’ora e cinquanta minuti in un atto unico, è prodotto dal Teatro Stabile del Veneto e Best Live Srl. Le repliche si terranno dal martedì al sabato alle 21 (con l’eccezione del giovedì alle 19) e la domenica alle 16.