CATERINA CECCUTI
Cosa Fare

L'artista Zoè Gruni in mostra alla Galleria Il Ponte

L'esposizione “ Motherboard” sarà inaugurata giovedì 28 settembre alle 18.30, in concomitanza con la presentazione del libro “Zoè Gruni. Segunda pele”

Opera "Fromoso", di Zoè Gruni

Opera "Fromoso", di Zoè Gruni

Firenze, 23 settembre 2023 – Sarà inaugurata giovedì 28 settembre alle 18,30 la mostra “Motherboard”, con le opere dell'artista Zoè Gruni, negli spazi della Galleria Il Ponte, dove rimarrà aperta al pubblico fino al 17 novembre. La Galleria fiorentina riapre la stagione espositiva con la mostra curata da Camilla Boemio, e la presentazione del libro “Zoè Gruni. Segunda pele” (Edizioni Metilene, Pistoia). In occasione della seconda edizione della “Florence Art Week”, ossia la settimana dell’arte che si svolge nella nostra città dal 28 settembre all’8 ottobre , Il Ponte propone la personale dedicata a Zoè Gruni, articolata in tre diversi progetti presentati mediante video- nstallazioni, video-performance, stampe lambda su alluminio e tecniche miste su stampa fotografica: Segunda pele, Fromoso, Motherboard. “La mia ricerca artistica nasce dal bisogno di esorcizzare la paura del diverso -commenta l'artista-. A partire da una riflessione intima che tende a una dimensione collettiva, il mio corpo è l’elemento catalizzatore che si estende verso gli altri attraverso interazioni di vario genere. Il filo conduttore dei miei progetti è la performance, ma le azioni non sono pensate in forma di spettacolo bensì come un processo in costante evoluzione. La multimedialità delle performance, la fotografia, il disegno, la scultura, il video e le installazioni mi permettono di spaziare fra i vari mezzi espressivi lasciando che questi si sovrappongano. Prediligo i lavori manuali e artigianali che mi connettono a una dimensione popolare. La ricerca antropologica e socio-culturale è diventata per me un elemento sempre più importante. Anche la partecipazione degli altri nel mio lavoro è fondamentale. Accolgo l’altro nel progetto e lo invito a interagire, talvolta come protagonista, altre volte come partner con cui creare una temporanea collettività. È molto complesso lavorare con il proprio ego ma nonostante le difficoltà è esattamente quello che voglio: sperimentare la vita attraverso l’arte.”