Firenze, 7 dicembre 2024- Si è tenuta alla libreria La Gioberti delle Cure la presentazione del libro ‘Ricordi di quartiere. Le mie cure’ (Edizioni Medicea Firenze). Ha dialogato insieme all'autore Alberto Francalanci il giornalista e scrittore Maurizio Sessa. L’autore in questo libro ci racconta memorie personali e aneddoti curiosi che hanno caratterizzato la sua permanenza presso il quartiere delle Cure a Firenze.
Francalanci nasce nel 1944, quando nella città di Firenze imperversavano i bombardamenti e gli scontri armati tra partigiani e truppe nazifasciste. Crescendo diventa testimone e protagonista dei cambiamenti di molti punti di riferimento locali, vicini a lui anche da un punto di vista affettivo. “Nascere nel ’44 non fu cosa facile”: così iniziano i miei ricordi – scrive l’autore - sotto i bombardamenti aerei alleati, in quella via Maffei, nel quartiere delle Cure dove ho trascorso la mia infanzia e del quale vorrei offrire una pur semplice rappresentazione di come era un tempo e di quanto ne è rimasto oggi. Ma quando dalla memoria si tira fuori un ricordo, tanti altri, quali perle legate alla stessa collana, riemergono e chiedono di essere raccontati. Ed ecco così ripescate scene di vita familiare e scolastica, i nostri giochi, il mercato rionale con le vecchie “grida” dei venditori ambulanti e i bottegai dei dintorni".
"Tra aneddoti di quartiere, personaggi che lo hanno caratterizzato, e riferimenti storici e letterari, dedico il dovuto spazio a quelle attività produttive e istituzioni ricreative, sportive e sociali che nel tempo si sono succedute e hanno qualificato il quartiere delle Cure: la seteria Maffei, l’azienda tranviaria Les Tramways Florentins, la Fonderia delle Cure, la lavanderia Bellucci, il Mulino Biondi, le case editrici Salani e Vallecchi, le officine Galileo, l’“Ospedalino” Meyer, lo sferisterio di via del Pallone, il circolo Bruno Giugni di via Boccaccio, il Ricreatorio di San Giuseppe, la “Chiesina” di via Dino Compagni, i pallai di San Marco Vecchio, il vasto e versatile Campo di Marte, il Chiosco sportivo del Pino della nostra famiglia, punto di riferimento degli appassionati di sport del quartiere, e tanto altro ancora. Spero che queste pagine possano ridestare memorie lontane di chi come me ha vissuto tali realtà, ma soprattutto suscitino l’interesse di chi, per la giovane età o altra circostanza, non abbia avuto modo di conoscerle”.
Maurizio Costanzo