Firenze, 14 ottobre – C'è un luogo che i fiorentini hanno sempre identificato come lo spazio dedicato alla lirica e, almeno dal 1935, l'hanno sempre chiamato così: il Comunale. E ancora oggi è questo il nome che molti usano anche per il nuovo teatro dell'opera: perché quello che conta non è lo spazio in sé, ma il suo contenuto, ciò che rappresenta. Questa mostra allestita, dal 17 ottobre al 22 dicembre 2024, nel foyer del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino racconta la storia e le trasformazioni del teatro Comunale attraverso 31 fotografie selezionate dagli Archivi Alinari e dall'Archivio storico del Teatro del Maggio e si inserisce nell'ambito delle attività legate alla terza edizione di "Carte in dimora - Archivi.doc" inaugurata il 12 ottobre scorso dall’Adsi – Associazione dimore Storiche Italiane che ha visto l'apertura di 100 archivi e biblioteche storiche, tra cui per l'appunto anche l'Archivio Storico del Teatro del Maggio.
"Dalle Dimore Storiche al teatro che a Firenze è sinonimo di Comunale: il teatro, il melodramma, la musica nascono, si sviluppano e si trasformano in queste due realtà. Attraverso l'apertura degli archivi storici, questa eccezionale mostra ci svela l'evoluzione della maggiore istituzione musicale fiorentina, attraverso le immagini uniche e straordinarie del grande archivio fotografico Alinari", dichiara Clotilde Corsini, dalla sezione Toscana dell’Adsi.
E sono dunque le architetture ad andare in scena in un viaggio fotografico tratto dai due Archivi che partendo dal 1865 (con una rara immagine del Politeama) arrivano fino al 2011. Gradinate, macchine sceniche, coperture, allestimenti, demolizioni, ricostruzioni e maquettes, sono i soggetti che raccontano questa lunga storia. Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro del Maggio, a proposito dell'esposizione afferma: “La mostra che ospitiamo nel foyer del Teatro del Maggio è molto interessante e curiosa quanto importante ed essenziale: ci invita a riflettere sulle trasformazioni architettoniche e urbanistiche che hanno portato all'attuale Teatro del Maggio. A differenza delle altre principali città italiane, infatti, Firenze non ha conservato un teatro storico per l'opera musicale. Attraverso l'osservazione di immagini in parte inedite e senz'altro molto rare, si potrà rivivere la storia che ha portato dal Politeama Vittorio Emanuele al Teatro Comunale - tanto amato dai fiorentini - fino all'attuale modernissimo Teatro del Maggio che oggi raccoglie e custodisce con orgoglio tutta l'eredità culturale e artistica del Comunale ed è da questi spazi che ne tramandiamo il suo immenso valore, proiettandolo verso il futuro".
Gli fa eco Giorgio van Straten, presidente della Fondazione Alinari: "È naturale che, con la preziosa collaborazione di Adsi, si sia stabilito un rapporto fra l'istituzione che nasce insieme al più antico festival musicale d'Europa e gli archivi fotografici più antichi del mondo. Entrambi sappiamo che la tradizione non è sufficiente ad avere un grande presente, ma anche, come questa esposizione dimostra, che esiste un percorso che porta da un'arena all'aperto al nostro nuovo, bellissimo teatro e che indulgere in sterili nostalgie non ha ragion d'essere: il ricordo vive nella cultura che produciamo oggi".
Tutto inizia con un'arena all'aperto, il Politeama Vittorio Emanuele II, costruito nella zona a ridosso di Porta al Prato all'inizio degli anni Sessanta dell'Ottocento, proprio alle soglie della breve stagione di Firenze capitale. La struttura ospita i più diversi generi di spettacolo, dal circo alla lirica, nonché feste e veglioni fino a diventare magazzino bellico durante la Prima guerra mondiale. Poi nella prima metà degli anni Trenta, in concomitanza con la nascita del Maggio Musicale, quel teatro viene acquistato dal Comune e ristrutturato, sia pur rispettando alcune caratteristiche architettoniche della vecchia arena. Nel 1944 un disastroso bombardamento distrusse l'intera macchina scenica: in un primo momento la sala, uscita apparentemente indenne, non subì alcuna conseguenza ma nel 1957 l'intero complesso venne dichiarato inagibile dando avvio all'ultima grande campagna di ricostruzione conclusasi nel 1961. A distanza di 50 anni, di fronte alle inadeguatezze della vecchia struttura viene infine inaugurato il nuovo Teatro del Maggio nella sede attuale.
Nel foyer del teatro, gli spettatori nei giorni della mostra potranno seguire il percorso fotografico che partendo da suggestioni e assonanze passa ad un registro narrativo per concludersi con l'esposizione della maquette del Comunale degli anni Trenta.