Firenze, 11 dicembre 2024 - Il presepe è una grande tradizione del Natale. E a Firenze ce ne sono di tutti i tipi nella mostra di presepi del Rivoli Boutique Hotel, che giunge quest’anno alla sua 13esima edizione. Si possono visitare tutti i giorni fino al 6 gennaio, dalle ore 11 alle 23, e l’ingresso è gratuito. Sono trenta le natività d’artista che si possono ammirare nell’hotel di via della Scala 33, si tratta di creazioni di Carlo Ladurini che sono particolari, molto suggestive e uniche. Questa mostra, fortemente voluta da Gianni Caridi, albergatore di lungo corso, invade gli oltre 300 metri quadrati di spazi comuni dell’hotel, che nasce come convento delle suore Canossiane.
L’ingresso è libero, ma i visitatori possono fare una donazione alla Fondazione Tommasino Bacciotti, con la quale il Rivoli Boutique Hotel collabora oramai da anni, contribuendo ai tanti progetti in corso della fondazione. La direzione dell’albergo, a fine manifestazione, come ogni anno raddoppierà la somma delle donazioni ricavate dalla mostra. Esposti, insieme ai 30 presepi, c’è anche il Villaggio di Babbo Natale, ideato e realizzato da Salvatore Sciuto, che presenta giochi di luci, musiche e strutture che si muovono, per la gioia di grandi, piccini e famiglie di visitatori. L’inaugurazione alla presenza di Chiara Caridi, Rosa Maria Di Giorgi, Jacopo Cellai, Barbara Felleca, Paolo Bacciotti, Giancarlo Antognoni e Furio Valcareggi. «Il nostro obiettivo – ha detto Chiara Caridi – è quello di far conoscere l’arte dei presepi non solo alla città, ma anche ai visitatori. Gli ospiti del nostro albergo eleggono il loro domicilio temporaneo qui a Firenze, dunque per tutta la durata del loro soggiorno, breve o lungo che sia, diventano fiorentini. Con questa mostra puntiamo a trasferire anche ai turisti la nostra cultura e le tradizioni che caratterizzano le nostre festività». A margine dell’inaugurazione c’è stato anche un momento musicale da parte di due musiciste del Conservatori Cherubini, Bianca Masini e Ginevra De Luca, che hanno suonato l’arpa. Il presepe, come ricorda Ladurini attraverso le sue opere, è un esercizio di bellezza, di ingegno, di creatività e di tradizione al tempo stesso. Nei suoi personaggi è rappresentata tutta l’umanità, ci sono i poveri e i bisognosi, i credenti, le strade e le piazze, le case e gli scorci di paesaggi, il tutto in ambientazioni uniche curate nei minimi dettagli.